SENIGALLIA – Da Senigallia e dalla vallata Misa-Nevola arriverà compatta la spinta per la lista Unione Democratica alle prossime elezioni per il consiglio provinciale che si terranno domenica 3 febbraio. Ne è convinto il presidente del consiglio comunale della spiaggia di velluto Dario Romano (Pd) che, oltre ad annunciare il suo sostegno alla lista di centrosinistra, dà uno sguardo anche alle elezioni comunali di maggio che interessano ben sei realtà dell’hinterland senigalliese.
La lista di centrosinistra si presenta variegata e ben strutturata sia tra le varie zone della provincia, fa capire Romano, sia come competenze, età e disponibilità dei candidati. Insomma l’elenco dei 12 candidati di Unione Democratica sarebbe un po’ il frutto di mediazioni politiche che hanno portato all’equilibrio per la rappresentanza in consiglio provinciale delle varie realtà geografiche.
In particolare la vallata Misa-Nevola ha trovato la sua “sintesi” nel volto e nome di Andrea Storoni, attuale sindaco di Ostra. Se sindaci e consiglieri locali dovessero votare compatti, prenderebbe senza troppi problemi il posto del collega di Serra de’ Conti Arduino Tassi, da quattro anni in consiglio provinciale.
«Con Storoni – spiega il presidente senigalliese Dario Romano – potrebbe continuare quel positivo percorso iniziato quattro anni fa con Tassi. Il suo nome è stato proposto dal sindaco di Senigallia nonché presidente dell’Unione dei comuni Maurizio Mangialardi, ed è stato ampiamente condiviso da tutti».
Nella lista “Ancona Provincia Civica” inoltre sono candidati altri due consiglieri senigalliesi: si tratta di Mauro Bedini e Vilma Profili, entrambi a sostegno della giunta Mangialardi, che potrebbero quindi portare avanti le istanze della spiaggia di velluto e della vallata.
Proprio l’unione dei comuni “Le terre della Marca senone” vedrà inoltre rinnovare sei amministrazioni comunali su sette che la compongono: a parte Senigallia – che salvo imprevisti andrà al voto nel 2020 – la prossima primavera si rinnoveranno giunte e consigli comunali di Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Ostra, Serra de’ Conti e Trecastelli.
«Non credo che ci saranno grandi stravolgimenti nella vallata, ma a prescindere dall’assetto che potrebbe derivare dalle nuove elezioni, all’unione dei comuni serve solo un’accelerazione sui contenuti: siamo di fronte a una piccola Europa della vallata – azzarda Romano – dove si cede un po’ di sovranità locale per metterla al servizio di tutti nel nome dell’efficientamento amministrativo».
La data delle elezioni amministrative 2019 dovrebbe coincidere con le europee del 26 maggio e per Romano accorpare i momenti elettorali sarebbe solo una scelta auspicabile in nome del risparmio di importanti risorse economiche.