SENIGALLIA – «C’è un sentimento molto positivo nell’aria». Sembra ottimista Maurizio Mangialardi relativamente alle elezioni regionali 2020 in cui si presenterà come candidato alla presidenza delle Marche sfidando il deputato di FdI Francesco Acquaroli. Sentimento positivo dettato anche dalla fuoriuscita dal M5s regionali di due esponenti di spicco, Gianni Maggi e Romina Pergolesi, che stanno dialogando con Articolo 1 per una lista a sostegno proprio del sindaco di Senigallia e presidente Anci Marche.
In realtà Mangialardi è ottimista anche per la spinta propulsiva dei sindaci di tutta la regione, circa 120, che hanno appoggiato la sua candidatura: all’inizio erano un’ottantina, ora sono cresciuti come riferito anche durante la presentazione al teatro di san Severino Marche. Una base importante per Mangialardi che sta cercando di recuperare lo svantaggio iniziale dettato da un clima politico nazionale di netta sfiducia verso il Pd e il governo, ora un po’ riequilibratosi. Anzi.
Secondo il Partito Democratico nazionale, che ha commissionato un sondaggio proprio in vista della consultazione elettorale del 20-21 settembre prossimi, il sindaco di Senigallia e presidente Anci Marche sarebbe addirittura in vantaggio di 11 punti percentuali rispetto al candidato del centrodestra Acquaroli. Il candidato governatore delle Marche non conferma i numeri del sondaggio e non rallenta la sua campagna elettorale, anzi moltiplica gli appuntamenti e incontri.
Quello più importante, che potrebbe far propendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra, è però il dialogo con i 5Stelle: Mangialardi, in un’intervista all’Ansa, si dice pronto a confrontarsi sui programmi con i pentastellati che, in replica, chiedono discontinuità con il Pd e tutto ciò che la sinistra ha fin qui prodotto. Si preannuncia un’estate bollente, e non solo per le temperature.