SENIGALLIA – Durante queste settimane di emergenza a causa della diffusione del coronavirus, salta all’occhio in modo netto l’importanza di un sistema sanitario pubblico ben organizzato e funzionante. A ribadirne la necessità, oltre ai numeri pubblicati sui media di tutto il mondo, sono intervenuti anche gli attivisti di Senigallia Antifascista che hanno organizzato una piccola manifestazione di protesta contro i tagli alla sanità.
«In questi giorni strani molti potenti vorrebbero che la nostra capacità di reagire, di indignarci, di incazzarci andasse in quarantena – scrivono in una nota stampa -. Noi non ci stiamo. Sempre nel rispetto delle persone più fragili della nostra comunità vogliamo comunque mandare un segnale di rivolta contro le politiche autoritarie e repressive che erano in atto prima di questa emergenza e che oggi rischiano di consolidarsi se non incontrano critica e resistenza».
Se i tagli in realtà hanno interessato, da anni, tutti i settori dei servizi pubblici, in particolar modo si sono concentrati su quei servizi che ancora una volta si sono mostrati indispensabili. «I tagli che hanno colpito la sanità pubblica sono il frutto di una sottomissione di tutta la classe politica all’economia capitalista neoliberale che ha scelto di reprimere e abbandonare le classi popolari. Per amore della nostra comunità dobbiamo pretendere con forza un cambio di rotta: sanità pubblica gratuita e per tutti e tutte».
Di qui l’appello che Senigallia Antifascista muove per la parità nell’accesso ai servizi sanitari e non solo. «Da oggi siamo disponibili e facciamo appello a tutti e tutte ad attivarsi per creare nuove reti di solidarietà dal basso, nei palazzi e nei quartieri per sostenere chi soffre i peggiori colpi della epidemia. Perché purtroppo anche in questa situazione non siamo tutti uguali».