Senigallia

Emergenza Coronavirus: a Senigallia si moltiplicano le raccolte fondi

Sono almeno cinque le iniziative che si stanno susseguendo solo dalla spiaggia di velluto per contribuire al superamento della grave situazione legate al covid-19. Ecco quali e come partecipare

L'ospedale di Senigallia: uno striscione di incoraggiamento a medici e infermieri durante l'emergenza coronavirus
L'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Si moltiplicano le raccolte fondi a favore dell’ospedale di Senigallia. L’appello alla solidarietà è arrivato da più parti sociali: cittadini, imprenditori, associazioni, gruppi sportivi e di amici si sono organizzati con varie iniziative per raccogliere fondi e materiali da donare all’ospedale di Senigallia o ad altre strutture sanitarie marchigiane per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Martedì 10 marzo è partita l’iniziativa del Rotaract e dal Rotary club cittadini: in dieci giorni è riuscita a raggiungere quota 19 mila euro sulla piattaforma web GoFundMe (www.gofundme.com/f/coronavirus-terapia-intensiva-senigallia) e altri 11 mila euro tramite bonifici. Una più che pronta risposta da parte della città di Senigallia e dei paesi limitrofi: ha infatti permesso di acquistare e donare al personale dell’ospedale – attraverso il presidente del Rotaract Luigi Verdini – termometri e sfigmomanometri digitali, cuffie, sovra-scarpe, visiere, camici sterili e non sterili, tute integrali, sanificatore per le ambulanze, pigiami e radio portatili per il 118.

A questa raccolta fondi è seguita il giorno seguente, mercoledì 11 marzo, una seconda iniziativa che ha avuto meno successo ma che è ancora attiva a questo link: www.gofundme.com/f/raccolta-fondi-per-lospedale-di-senigallia. A promuoverla è stata una ragazza di Senigallia, Karen Stronati: «In questo momento davvero difficile dove medici, dottori, oss e infermiere stanno facendo un gran lavoro per il nostro Paese, ho voluto creare con il supporto del sindaco Maurizio Mangialardi, questa raccolta fondi per aiutare l’ospedale di Senigallia e i reparti che hanno più bisogno. I fondi raccolti saranno direttamente devoluti all’ospedale. Con un piccolo aiuto, possiamo fare un grande gesto».

Il 16 marzo è stata poi la volta di un’altra fortunata raccolta fondi lanciata da 9 cittadini senigalliesi: dopo aver aperto un conto corrente ad hoc, gli organizzatori – l’avvocato Corrado Canafoglia, il direttore Caritas Giovanni Bomprezzi, l’imprenditore Enrico Giacomelli, la cofondatrice della onlus Giardino degli Angeli Maria Paola Montali, l’edicolante social Simone Tranquilli, il giornalista Luca Pagliari, l’ex presidente del Rotary Vito Carfì, l’ex assessore alla sanità senigalliese Fabrizio Volpini e l’esponente politico Massimo Bello – hanno smosso mari e monti per arrivare all’incredibile risultato di 37 mila euro (dato del 20 marzo).
«In quattro giorni siamo arrivati a questo risultato – spiega Montali che segue la parte finanziaria – grazie alla diffusione fatta attraverso i social ma soprattutto grazie a tutti i conoscenti che hanno voluto contribuire: speriamo solo che questa ondata di solidarietà non si fermi perché le necessità dell’ospedale sono continue».
Per contribuire: versamento sul conto corrente intestato a Corrado Canafoglia e Paola Montali presso la banca di credito cooperativo di Ostra e Morro d’Alba con il seguente codice IBAN  IT08 C087 0421 3000 0000 0100 415 (causale “Un aiuto per l’ospedale di Senigallia”).
Intanto è stato consegnato al reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale un ecografo di proprietà dell’ambulatorio “Paolo Simone-Maundodè” e della fondazione Caritas diocesana, e a breve, fanno sapere, verranno consegnati altri materiali oltre che verrà messo a disposizione il denaro raccolto, sempre con rendicontanzione.

Poche ore dopo, il 17 marzo, è stata avviata dai ragazzi dello Spazio Modigliani una nuova iniziativa, l’ultima in termini cronologici tra le varie raccolte fondi. A spiegarcela è Giacomo Bizzarri. «Ci siamo chiesti che cosa potevamo fare per l’emergenza sanitaria in corso. Abbiamo messo insieme le nostre competenze e i contatti per raccogliere l’appello del presidente della Regione Ceriscioli e quello dei vari ospedali superando quella disgregazione che abbiamo riscontrato in altre campagne. Dopo aver contattato l’Asur e la Protezione Civile regionale, ci siamo messi al lavoro». Così è nata la raccolta fondi sulla stessa piattaforma GoFundMe ma su scala regionale, trasformando lo slogan #iorestoacasa in un messaggio proattivo: #iononrestoaguardare. L’obiettivo, decisamente ambizioso è raccogliere circa 100.000 euro che potranno servire per rinforzare i 10 reparti di terapia intensiva degli ospedali marchigiani;  attivare 10 ventilatori per la Protezione Civile, fornire 100.000 mascherine certificate, distribuire il nuovo test rapido Covid-19 e assistere gli anziani con la consegna di pasti e medicine a domicilio. Il link per contribuirvi è: www.gofundme.com/f/io-non-resto-a-guardare-stop-covid-19.

A queste si aggiunge anche la raccolta fondi che la Croce Rossa – comitato di Senigallia ha avviato per supportare le varie attività. La Cri senigalliese è impegnata in prima linea fin dall’inizio dell’allerta Covid-19 in molteplici ruoli, tra cui: servizio di emergenza territoriale 118, trasporti sanitari e pazienti in dialisi, supporto logistico a strutture ospedaliere, supporto psicologico e sanitario con il progetto I SAFE – informiamo per aiutare. Inoltre, è accanto alle persone più vulnerabili, come gli anziani e i malati, con servizi come la spesa a domicilio, pronto farmaco e dei beni di prima necessità. Tutto questo grazie al proprio personale dipendente e volontario, uniti da un grande impegno civile e sociale. Tutti i fondi raccolti verranno utilizzati per l’acquisto di DPI, materiali igienizzanti e sanificanti, attrezzature per trasporto e spostamento pazienti, presidi sanitari per interventi di soccorso. Per contribuire: https://www.gofundme.com/f/qu7x6-emergenza-corona-virus

Cinque raccolte fondi, cinque iniziative solidali che mostrano tutto il carattere di Senigallia e dei cittadini della vallata del Misa-Nevola, pronti a contribuire e a impegnarsi quando la situazione lo richiede. E questa dovuta alla difussione del Coronavirus è sicuramente una di quelle, se non la più importante in assoluto.