MONTEMARCIANO – L’erosione costiera che sta mettendo in serio pericolo la spiaggia di Montemarciano è stata al centro dell’ultima discussione in consiglio regionale, grazie all’interrogazione presentata da Marta Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle. Interrogazione in cui la consigliera fanese chiedeva alla giunta regionale Acquaroli di «prendere provvedimenti nel più breve tempo possibile per risolvere l’annosa situazione che da anni affligge il litorale costiero». Anche nel comune rivierasco si discute di quegli stessi interventi oggi ritenuti più che necessari per poter salvaguardare ciò che resta dell’arenile di Marina. Ma in molti pensano che potrebbero avere conseguenze serie per la vicina Senigallia, tanto che dalla spiaggia di velluto era intervenuto nei giorni scorsi anche il sindaco Olivetti.
Nell’aula dell’assemblea legislativa regionale, l’assessore Aguzzi ha risposto a Ruggeri (M5S) spiegando che lo scorso 15 luglio 2020, tra Regione Marche, Rete Ferroviaria Italiana e i Comuni di Montemarciano e Falconara Marittima, è stata firmata una convenzione che prevede finanziamenti per 11.790.000 Euro, del cui iter amministrativo la consigliera regionale ha chiesto di essere tenuta aggiornata.
Nel frattempo che i lavori vengano appaltati (entro la fine del 2021) e realizzati (entro la fine del 2022), il Comune Montemarciano dovrebbe fare partire a breve anche un altro intervento per la messa in sicurezza del lungomare Achille Buglioni, per il quale è previsto un finanziamento regionale di 250 mila euro.
Il fenomeno dell’erosione costiera, però, non riguarda solo la spiaggia di Montemarciano, anche se in quel punto è particolarmente evidente e pericoloso; ampliando l’orizzonte di riferimento, la consigliera Ruggeri in replica all’Assessore Aguzzi ha infine chiesto che venisse «convocata la terza commissione consiliare regionale per analizzare la questione» in maniera approfondita e su scala regionale, «considerato che il problema della difesa del litorale costiero riguarda un ampio tratto della costa marchigiana». Il presidente di commissione Antonini si è detto favorevole a convocare l’organismo regionale il prima possibile.
Della questione erosione se n’è discusso anche a Senigallia, dove l’amministrazione comunale è preoccupata per le possibili conseguenze del posizionamento delle scogliere a tutela della spiaggia di Montemarciano. Le correnti, deviate dunque più a nord, potrebbero seriamente danneggiare la costa di Marzocca e, salendo ancora, del Ciarnin, dove già si stanno verificando fenomeni di erosione costiera. Preoccupati anche gli operatori che stanno facendo pressioni sull’amministrazione Olivetti perché si faccia portavoce dei loro interessi che, va sottolineato, rischiano di essere in conflitto o quanto meno poco allineati con quelli dei colleghi montemarcianesi. Il primo cittadino senigalliese ha chiesto quindi di poter partecipare ai tavoli tecnici assieme agli altri due comuni dell’area dell’Esino.
A tal proposito è intervenuto anche il gruppo consiliare Progetto Montemarciano: «Apprezziamo l’intervento del sindaco Olivetti perché segna, finalmente, un cambio di passo nella comunicazione e, auspichiamo, anche nei fatti. Senigallia fa bene a chiedere di partecipare e a manifestare forte preoccupazione, considerati i risultati fallimentari visti finora», riferendosi ai precedenti interventi che hanno interessato solo il lungomare e qualche ripascimento ma che sono stati poi resi vani dalle continue mareggiate. «Noi avevamo detto già a dicembre che il litorale di Montemarciano può avere un futuro solo con la stretta e determinata collaborazione tra i comuni per l’applicazione del piano regionale di difesa costiera. Tuttavia siamo molto preoccupati perché sembra che sul nostro territorio ci siano troppi tentativi di strumentalizzazioni. Non capiamo, infatti, come mai si continui a parlare di scogliere per il tratto nord del litorale, visto che il Piano regionale non le ha mai previste fin dalla sua prima versione entrata in vigore nel 2005 e nonostante le lamentele locali. Il piano approvato alla fine della scorsa legislatura, oltre ai ripascimenti prevede “eventuali opere sperimentali”, ma non sono finanziate. È tutto scritto».
Dal gruppo consiliare arriva poi l’affondo all’amministrazione montemarcianese: «Così come erano scritte le promesse irrealizzabili di “scogliere emerse e integrate da ripascimento”: chi ha vinto le elezioni comunali mentiva sapendo di mentire» spiegano in conclusione da Progetto Montemarciano. «Il nostro timore è che le menzogne sulla lotta all’erosione costiera ci stiano facendo perdere tempo e risorse: Montemarciano chieda e collabori per la piena attuazione del piano regionale».