MONTEMARCIANO – Sono iniziati i rilievi batimetrici nel tratto di costa davanti Marina di Montemarciano. Si tratta di attività di studio del fondale, propedeutiche alla progettazione delle opere per la difesa della costa per cui è stata siglata nei giorni scorsi la convenzione da 11,8 milioni di euro tra la Regione Marche, il Provveditorato per le opere pubbliche, Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e i sindaci di Montemarciano e di Falconara Marittima. Ma il dato che preoccupa di più è la tempistica: per arrivare ai lavori si dovranno attendere parecchi mesi. Da qui l’appello del primo cittadino Bartozzi perché vengano trovate delle soluzioni temporanee per affrontare – almeno – i prossimi due inverni.
Nella mattinata del 2 luglio sono iniziate le attività di rilievo batimetrico del fondale a largo di Marina di Montemarciano da parte del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche, che riunisce Toscana, Marche e Umbria. «Le indagini si estendono dalla foce dell’Esino fino a due miglia a nord di Montemarciano e, in mare, fino al punto in cui il fondale raggiunge i 10 metri di profondità. Un’area dunque molto vasta, come sottolinea il sindaco di Montemarciano Damiano Bartozzi, che comporta l’elaborazione di una quantità enorme di dati: il software impiegherà un mese solo per elaborare tutti i dati e ipotizzare l’erosione della costa con le varie correnti».
«I rilievi batimetrici descrivono l’andamento morfologico del fondale marino – spiega ancora il primo cittadino – e sono necessari alla progettazione e al monitoraggio delle opere marittime e ripascimenti e negli studi per l’erosione della costa». Non solo la vastità dell’area ma anche le condizioni del mare possono incidere sull’andamento di questi studi condotti attraverso uno scafo dotato di attrezzature molto complesse e costose come un ecoscandaglio di precisione: l’analisi del fondale si concluderà sicuramente a stagione balneare conclusa, e comunque prima della fine dell’anno.
Il che significa che questo inverno 2020-2021 passerà senza che i lavori siano iniziati, ma non solo: nella convenzione firmata lo scorso 25 giugno con i sindaci dei due comuni costieri viene riportato che l’aggiudicazione dei lavori avverrà entro la fine del 2021; con tutta probabilità anche l’inverno successivo 2021-2022 passerà come gli anni precedenti, praticamente senza opere che difendano la costa dalla forte erosione legata alle mareggiate.
Da qui l’appello del sindaco di Montemarciano rivolto alla Regione Marche e al Provveditorato che porta avanti il progetto e che si occupa dell’appalto delle opere pubbliche: «Il problema è trovare, ed è questa la mia preoccupazione, dei sistemi temporanei per la difesa della costa: servono opere “tampone” che non solo potranno evitare danni ai beni pubblici e privati, ma che lasceranno anche immutata la condizione del litorale tra la fase attuale di studio e quella futura in cui si progetteranno o si eseguiranno i lavori. Altrimenti c’è il rischio che, in caso di due o tre forti mareggiate, la situazione possa mutare, costringendo a ripetere lo studio del fondale».