Senigallia

Esondazione del fiume Misa, a Ostra nasce il comitato degli alluvionati di Casine e Pianello

Cittadini in moto per ottenere risarcimenti congrui ma anche opere di messa in sicurezza dei fiumi. Agiranno in sinergia con gli altri comitati di Senigallia e aree interne

I danni dell'alluvione a Pianello di Ostra
I danni dell'alluvione a Pianello di Ostra

OSTRA – I cittadini delle aree di Casine e Pianello si stanno riunendo in un comitato di alluvionati. La costituzione avverrà nei prossimi giorni ma già nel fine settimana, a un mese esatto dalla tragedia che solo in quelle frazioni ha strappato la vita a quattro persone, ci sarà un incontro pubblico per organizzarsi. L’incontro si terrà sabato 15 ottobre, alle ore 16, presso il tendone adiacente al campo sportivo a Pianello di Ostra, in via Fausto Coppi: qui prenderà vita il comitato degli alluvionati del Misa e Nevola, che comprenderà certamente le persone di Casine e Pianello, ma che vuole estendersi anche alle altre aree interne della vallata.

Lo scopo, fanno sapere gli organizzatori, è quello di «riunire tutti i cittadini che hanno subito danni dall’alluvione» ma anche coloro che, seppur non danneggiati in prima persona, «chiedono un intervento immediato e duraturo della messa in sicurezza del fiume Misa». Altro obiettivo sarà coinvolgere le imprese dell’area Zipa, anch’esse gravemente alluvionate con danni per centinaia e centinaia di migliaia di euro. Per raggiungere gli obiettivi, all’incontro parteciperanno anche professionisti come «geologi, ingegneri, esperti di questioni amministrative e burocratiche, legali che, pro bono, possono costituire un team tecnico per acquisire documenti e informazioni e definire un percorso».

Altro tema è quello della sovrapposizione con altri comitati già costituiti o in via di costituzione, ma sempre gli organizzatori dell’area ostrense assicurano che «il costituendo comitato agirà in stretta collaborazione con il “coordinamento dei Comitati alluvione maggio 2014-2022” nato in occasione dell’alluvione di Senigallia di otto anni fa, e con tutti gli altri comitati nati dopo quest’ultima esondazione. 

Le richieste sono tragicamente le stesse: promuovere tutte le azioni affinché, in tempi rapidi, si proceda alla realizzazione delle opere e sia messa in sicurezza tutta la zona attorno a Misa e Nevola; migliorare le procedure e gli strumenti per la messa in allarme dei cittadini; ottenere un congruo risarcimento sull’intero ammontare dei danni realmente sostenuti; interventi a favore dei privati e delle imprese in tempi rapidi.