CORINALDO – Sul futuro dell’immobile il Giglio, dopo vari anni, ancora si sa poco o nulla. L’ex convento, ex scuola ed ex hotel è l’oggetto di un’interrogazione consiliare da parte del capogruppo di “In Movimento – Corinaldo c’è” Luciano Galeotti presentata proprio per conoscere il destino della storica struttura in pieno centro storico e da tempo al centro di varie ipotesi sul suo definitivo utilizzo.
L’edificio è di proprietà del Comune di Corinaldo: originariamente è nato come convento dei padri Agostiniani, poi è divenuto sede di una scuola, infine un albergo prima della chiusura per problemi strutturali. I lavori di ristrutturazione – per oltre 1,3 milioni di euro, di cui 700 mila da fondi regionali e il resto dalle casse comunali – sono partiti nel novembre 2016 e terminati l’anno successivo. Hanno interessato il tetto dell’ex hotel Giglio, da rifare, il sistema elettrico, antincendio e idraulico, gli infissi interni ed esterni, l’impianto di condizionamento.
In seguito c’è stato un bando per l’affidamento che ha dato luogo solo a un contenzioso, mentre nel 2019 si è riusciti a predisporre un altro bando per trovare un affidatario a cui concederlo in gestione. Ma da allora non si è saputo più nulla.
Nel frattempo si sono moltiplicate le ipotesi e visioni circa l’utilizzo dell’ex hotel Giglio di Corinaldo: all’inizio c’era l’idea del fondo immobiliare dei Borghi più belli d’Italia; in seguito si era pensato a una sede della cooperativa Undicesimaora (facente parte della diocesi di Senigallia) ma solo dopo la stipula di una convenzione con la Caritas Senigallia poi non firmata. Tra le ultime ipotesi, che persino lo stesso sindaco Matteo Principi dava per certa, c’era quella di un progetto legato alla figura di Maria Goretti e alle donne vittime di soprusi e violenze tanto da far diventare «Corinaldo il primo Borgo dedicato alla Donna». Ma anche di quest’idea non se n’è saputo nulla così come di quella voce che vedeva l’ex convento sede di un palazzo della cultura, sullo stile di palazzo del Duca a Senigallia.
Durante il consiglio comunale del prossimo 28 novembre l’amministrazione comunale risponderà all’interrogazione mossa da Galeotti in merito alle ragioni della mancata fruizione dell’immobile il Giglio a distanza di oltre due anni dal termine dei lavori di ristrutturazione; chi imputare per il mancato guadagno della struttura; quale sarà la data prevista per l’apertura della struttura e quale destinazione subirà l’intero complesso immobiliare.