SENIGALLIA – Finalmente la notizia che la città attendeva da anni. C’è stata infatti un’offerta per l’acquisto all’asta dell’ex Sacelit, l’enorme area tra il porto e la prima parte del lungomare Mameli, in abbandono da tempo dopo il fallimento del precedente acquirente e investitore, legato al crack Banca Marche.
Proprio dieci anni dopo il fallimento de La Fortezza srl, società dell’imprenditore Pietro Lanari, è stata presentata l’offerta di 1.815.610 euro per potersi aggiudicare il terreno edificabile di 25.379 metri quadri con destinazione residenziale, ricettivo e commerciale. A suo tempo era stato presentato un mega progetto, il cosiddetto borgo delle torri, proposto dall’architetto Portoghesi. Erano gli anni del secondo mandato Angeloni. Poi l’eredità era stata affrontata politicamente dal successore, Mangialardi, senza però che le trattative – per il comune erano in ballo centinaia di migliaia di euro di introiti tra tasse e oneri di urbanizzazione – portassero a concreti passi avanti. Le vicende giudiziarie hanno fatto poi il resto determinando il progressivo abbandono dell’area.
In successive aste sono andate prima acquistate le cd. casette dei pescatori, poi l’adiacente parte dell’ex Italcementi e ora si torna a parlare dell’ex Sacelit, la più estesa. L’offerta presentata è di soli 5 euro in più rispetto all’offerta minima, ma decisamente più bassa invece della base d’asta di 2.136.006 euro.
Quel che è certo è che è possibile intravedere un futuro per l’area oggi in degrado. C’è tempo ancora dieci giorni per presentare offerte migliorative, in assenza delle quali un noto imprenditore locale si potrà aggiudicare la possibilità di realizzare enormi investimenti che andranno a migliorare un porzione di città storicamente contraddistinta dalla produzione di amianto. Case al posto di fabbriche. Vita al posto di morte. Senigallia non attendeva altro.