SENIGALLIA – Anche la spiaggia di velluto celebra la Festa degli Alberi che cade il 21 novembre. Un’iniziativa per ricordare a tutti quanto l’ambiente sia essenziale per la nostra vita, non solo in termini di ossigeno, ma anche in termini di qualità e vivibilità delle città. Il Comune di Senigallia ha deciso di piantare circa 400 alberi per compensare quelli che sono stati abbattuti nei mesi scorsi dando avvio a un vero e proprio programma di messa a dimora di nuove alberature negli anni 2018-19.
Nuovi alberi di specie diverse, in parte nella forma di piccole macchie di tipo boschivo e in parte a filari, che saranno piantati in diverse aree urbane, anche periferiche di Senigallia.
Azione tra l’altro già cominciata con i famosi parchi delle Saline e della Cesanella, dove in totale sono stati messi a dimora circa 4mila alberi come compensazione di quell’opera viaria che è oggi la “complanare”.
L’intervento di martedì 21 novembre è previsto per le ore 11 presso la pista di pattinaggio delle Saline, alla presenza di alcune scolaresche per iniziare, anche simbolicamente, i lavori. L’occasione servirà per sottolineare il verde, gli alberi in particolare, è soprattutto una importantissima infrastruttura degli spazi urbani e rurali con numerose funzioni vitali per le comunità e l’intero pianeta, tra le quali certamente quella di produrre bellezza.
«Tale programma – spiegano dal Comune di Senigallia – trova un riferimento generale sia nelle indicazioni del Piano strutturale del verde urbano sia nella infrastruttura dei boschi urbani, che sono in crescita controllata nelle due grandi aree di Cesanella e Saline».
Se Senigallia prova ad accrescere il proprio patrimonio boschivo, le Marche non sono certo da meno: secondo la Coldiretti, un terzo della regione è oggi ricoperto da boschi, con la superficie forestale che cresce ancora attestandosi a quota 311mila ettari su 937mila totali, quasi il doppio rispetto a 50 anni fa (160mila ettari). Dividendo approssimativamente per gli abitanti delle Marche, risulta che, in totale, abbiamo circa 350 alberi a testa e siamo la terza regione in Italia per numero di piante rispetto alla superficie. La provincia con il minor numero di boschi è quella di Ancona, che precede Fermo, Ascoli Piceno, Macerata mentre Pesaro Urbino si distingue per il maggior numero. Forse una politica lungimirante nell’ottica della mitigazione dei cambiamenti climatici in corso.