Senigallia

Misa, conclusi i lavori per la messa in sicurezza

I primi due lotti appena ultimati riguardano la sistemazione di 4 Km di fiume, nei tratti compresi tra il Ponte Portone e il Ponte Vallone, e tra Ponte Vallone e la zona di Pianello di Ostra

Mangialardi-Ceriscioli-Sciapichetti

SENIGALLIA – Nella sala Giunta del Comune di Senigallia è stata presentata, questa mattina, la conclusione dei lavori per la messa in sicurezza del fiume Misa. Presenti il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il sindaco Maurizio Mangialardi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e Claudio Netti, presidente del Consorzio di Bonifica.

Durante l’incontro è stato disegnato il quadro degli interventi di prossima realizzazione lungo l’asta fluviale di Senigallia e nei principali corsi d’acqua regionali. Una rete complessa d’interventi già realizzati, progettati o in corso di esecuzione su tutto il territorio regionale. Si tratta di oltre 170 interventi per quasi 132 milioni di euro destinati alla mitigazione del dissesto idrogeologico fino al 2020. 

Già conclusi con puntualità  i lavori per la messa in sicurezza dei primi 4 chilometri di sponde lungo il fiume Misa.

«La nostra regione è bellissima ma come tutta l’Italia fragile, da tanti anni aree a rischio idrogeologico attendono interventi. Ho messo come punto del mandato del percorso elettorale quello di mettere in moto una grande opera fatta di tanti cantieri – ha commentato il presidente Ceriscioli – L’intervento sul Misa, i 4 km sistemati di arginatura con grande qualità e tempi straordinari rispetto alle lunghe attese del passato, segnano  il cambiamento in termini di capacità di trasformare  le risorse in  sistemazione del territorio e tanta sicurezza per i cittadini delle Marche.  È l’intervento simbolo in un quadro di oltre 170 interventi sparsi in tutta la regione, in ogni provincia, fatti di tante piccole opere che insieme costituiscono l’intervento di 130 milioni di euro.  È una cifra importante, non si traduce in un unico luogo, 130 milioni sono la dimensione di un tratto di Pedemontana, di un ospedale da 300 posti letto, parliamo di una grande opera  ma distribuita sul territorio che renderà sicura per i cittadini la bellezza delle Marche e tutte le direttrici di sviluppo potranno godere sempre più  di un territorio messo in sicurezza , per potersi raccontare al meglio».

Gli interventi hanno riguardato gli argini: «Si tratta di opere fondamentali, perché, come ha dimostrato la tragedia del 3 maggio, se non è garantita la tenuta degli argini, nessun Piano di emergenza, strumento pensato per eventi pianificati e pianificabili, può essere applicato – ha spiegato il sindaco Mangialardi – Ovviamente è necessario dare continuità a questa opera, ma oggi sappiamo di poter contare su una vera e rinnovata attenzione della Regione Marche alla questione della messa in sicurezza del Misa, fiume di cui è proprietaria, e di beneficiare finalmente di un ampio programma di lavori ispirati alla cultura della prevenzione piuttosto che dell’emergenza».

Interventi di estrema urgenza: «Lo abbiamo fatto con grande rispetto del denaro pubblico da spendere – ha sottolineato il presidente del Consorzio di Bonifica Claudio Netti – ottenendo un risultato di sostanziale pareggio di costo rispetto al rinforzo previsto inizialmente. Inoltre è stato eseguito il ripristino degli scarichi e delle portelle necessarie al deflusso delle acque basse dei terreni adiacenti le arginature. Ogni nostra attività è stata oggetto di costante controllo delle autorità e siamo convinti che il nostro lavoro è stato apprezzato».

Una particolare attenzione della Giunta al territorio: «Si tratta di un lavoro di sinergia – ha specificato Angelo Sciapichetti, consigliere regionale – frutto di studi, progetti e grande impegno da parte di tutti noi».