SENIGALLIA – Ancora un botta e risposta – o quasi – tra centrodestra e centrosinistra sui lavori appena partiti a Senigallia, per liberare la foce dalla barra di detriti che puntuale si ripresenta ogni poche settimane. Da una parte Fratelli d’Italia che, tramite il capogruppo regionale Carlo Ciccioli accusa i precedenti governi per non aver fatto quanto sta realizzando la giunta Acquaroli; dall’altra le formazioni politiche della sinistra senigalliese che criticano l’atteggiamento di sindaco e presidente regionale e delle due giunte.
Ciccioli, dopo aver esaltato le operazioni di pianificazione e manutenzione messa in campo dalla giunta Acquaroli per mitigare i rischi alluvioni, spiega che «il nostro è un territorio bellissimo, ma fragile. Fragile anche perché si sono purtroppo registrati anni di assoluta incuria. La manutenzione e il controllo del territorio è stato per troppo tempo considerato solo un costo, non è così. È un investimento per la sicurezza dei cittadini, delle imprese e del pubblico in generale».
«Stiamo procedendo con celerità – continua il capogruppo FdI in Regione illustrando il nuovo approccio – affrontando con determinazione e senso di responsabilità gli iter burocratici farraginosi che andranno assolutamente modificati. Grazie ai tecnici, alla protezione civile, al sub commissario per l’alluvione del Misa e alla giunta regionale, presidente in testa. Un lavoro di squadra nell’interesse esclusivo dei senigalliesi e dei Comuni della valle. Fin dal nostro insediamento abbiamo iniziato a mantenere tutte le nostre promesse anche in questo campo: recuperare i ritardi nell’area dei lavori pubblici per il dissesto idrogeologico e colmare il clamoroso gap in cui, decenni di amministrazione di sinistra, hanno creato».
Mentre da Fratelli d’Italia pungolano ancora sulle presunte mancanze dei precedenti governi, il centrosinistra senigalliese e vallivo – composto da Pd valle Misa e Nevola, Pd Senigallia, Diritti al Futuro, Vola Senigallia e Vivi Senigallia – pone domande alla maggioranza di governo in Comune e in Regione. «Per la seconda volta in un mese assistiamo alla rimozione della barra di foce sul fiume Misa. 100mila euro stanziati per 5000 mc. Solamente due anni fa è stato speso 1.300.000 euro per 3000 mc e facciamo difficoltà a capire quale cifra sia corretta vista la distanza impressionante tra i numeri. L’ altra notizia è che il luogo dello stoccaggio previsto a Senigallia è saturo, quindi il materiale viaggerà su camion verso un’altra area individuata a Ostra. Mancano però un sacco di informazioni nella comunicazione della Regione riguardo questi interventi: intanto se il materiale stoccato a Senigallia sia stato analizzato, sia utilizzabile o già in uso sulla spiaggia dove è stata avviata la realizzazione delle dune invernali a “protezione” della spiaggia stessa. Oppure tutto finirà in discarica, oppure se si dovranno individuare ancora altre aree di stoccaggio facendo camminare i camion avanti e indietro per la valle con materiale prelevato nel fiume. Perché è così difficile sapere quale pianificazione sia stata fatta sul fiume Misa, come sono investite le risorse e come ridurremo il rischio?»
Oltre alla critica sulla mancata pianificazione delle operazioni e della strategia, dal centrosinistra locale chiedono anche di verificare se le cifre spese finora hanno sortito gli effetti sperati nella riduzione dei rischi idrogeologici per la vallata Misa-Nevola. «Oramai sono stati spesi circa 7.000.000 in somme urgenze, non è ora di verificare se la spesa sia stata efficace prima di spendere ulteriori risorse? La copertura finanziaria non è senza fine, allora perché saccheggiare le risorse statali e regionali con continui inutili interventi sulla barra di foce, mentre i ristori arrivano “a lumaca” e i cantieri strutturali come le vasche di espansione e la riapertura delle strade nei comuni dell’interno non ci sono?».