Senigallia

Fondazione Città di Senigallia, interrogazione di Fratelli d’Italia sul consigliere dimissionario

Dubbi sull'operato all'interno della residenza protetta per anziani: li sollevano i consiglieri di FdI Da Ros, Liverani, Montesi e Tomassoni che chiedono chiarimenti al sindaco

La residenza protetta della Fondazione Città di Senigallia
La residenza protetta della Fondazione Città di Senigallia

SENIGALLIA – Dubbi e possibili inadempienze alla “Fondazione Città di Senigallia”. Fratelli d’Italia, nelle persone dei consiglieri Da Ros, Liverani, Montesi e Tomassoni, chiede chiarimenti al sindaco Olivetti, a cui ha presentato questa mattina un’interrogazione scritta a risposta orale in aula, che sarà discussa nella prossima sessione del consiglio comunale.

Interrogazione scritta a risposta orale recante “Dimissioni di un Consigliere d’Amministrazione, della nomina in surroga ed organizzazione della struttura organizzativa in regime di prorogatio” – ex artt. 10 e 11 del Regolamento del Consiglio e delle Commissioni permanenti.

Per sapere, premesso che:

  • la Fondazione “Città di Senigallia” è una persona giuridica di diritto privato di servizi alla persona senza scopi di lucro ed è stata costituita per trasformazione ai sensi dell’art. 4 comma 3 della Legge Regionale n. 5/2008 dell’IPAB Casa Protetta per Anziani;
  • la suddetta Fondazione risponde ai principi e allo schema giuridico della Fondazione di Partecipazione nell’ambito del più vasto genere di Fondazioni disciplinato dagli articoli 14 e seguenti del Codice civile;
  • da informazioni pervenute agli scriventi, nel mese di settembre, uno dei cinque Consiglieri di Amministrazione della suddetta Fondazione sembrerebbe essersi dimesso dall’incarico, che si evince nella deliberazione consiliare n. 19 dell’1.03.2017, e nei giorni successivi sembrerebbe, altresì, che un congiunto del Consigliere dimissionario sia stato assunto nella struttura organizzativa della Fondazione;
  • ai sensi dello Statuto della Fondazione, ex art. 12, le dimissioni dalla carica non necessitano di presa d’atto e sono efficaci dal momento della loro acquisizione al protocollo della Fondazione medesima o dalla loro verbalizzazione, se presentate durante una seduta del Consiglio d’Amministrazione, ma anche che della presentazione delle dimissioni debba essere data immediata notizia al Sindaco del Comune di Senigallia ai fini della nomina in surroga nel più breve tempo possibile;
  • ai sensi della vigente normativa, nel periodo in cui gli organi amministrativi attivi, consultivi e di controllo dello Stato e degli enti pubblici, nonché delle persone giuridiche a prevalente partecipazione pubblica, sono prorogati gli organi suddetti scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità e che, quindi, gli atti non rientranti fra quelli indicati nella suddetta normativa, adottati nel periodo di proroga, sono nulli;
  • se corrisponda a verità che uno dei Consiglieri d’Amministrazione della Fondazione si sia dimesso a settembre e se, qualora fosse confermata tale notizia, se le sue dimissioni siano state comunicate ufficialmente all’ufficio del Sindaco per gli adempimenti conseguenti ed urgenti, a cui richiama l’ordinamento vigente;
  • se corrisponda a verità che un congiunto del presunto Consigliere d’Amministrazione dimissionario sia stato assunto dalla Fondazione successivamente all’atto delle dimissioni;
  • se non si ritenga utile, opportuno e giusto mettere a conoscenza il Consiglio Comunale delle procedure ex lege adottate per tale presunta assunzione e se il Consigliere d’Amministrazione dimissionario abbia partecipato, durante il suo mandato, alla formazione collegiale degli atti afferenti all’assunzione;
  • le ragioni giuridiche e di opportunità per le quali il Presidente in carica e in regime di prorogatio non abbia dato comunicazione al Sindaco di Senigallia, qualora fosse confermata la notizia che le dimissioni siano state assunte al protocollo della Fondazione, per gli adempimenti successivi ed urgenti previsti dall’ordinamento vigente, in particolare dallo Statuto della Fondazione;
  • se non si ritenga utile ed opportuno valutare attentamente la validità e il regime degli atti dell’organo Consiglio di Amministrazione della Fondazione prorogato, considerando che in tale contesto di proroga degli organi di amministrazioni gli atti adottati, che non rientrino tra quelli di ordinaria amministrazione, urgenti e indifferibili (con indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità) potrebbero essere dichiarati nulli.