Senigallia

Fondi per medici, la Cimo accusa l’Asur: «Comportamento antisindacale»

Moretti, segretario regionale: «Chiediamo da mesi la documentazione per fare luce sull'uso di tali risorse, ma finora poche risposte e non esaustive. Tra dieci giorni ci rivolgeremo al giudice del lavoro»

SENIGALLIA – Banchetto informativo e raccolta firme. È quanto messo in campo ieri, 26 settembre, all’ospedale di Senigallia dal sindacato Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) per sensibilizzare i medici dell’Area vasta 2 sul fondo di posizione e sul contratto integrativo aziendale.

«Sono mesi che chiediamo all’Asur tutta la documentazione – spiega il segretario regionale Luciano Moretti, intervenuto più volte sulle questioni che riguardano la sanità e i lavoratori – relativa al fondo di posizione per quanto riguarda i medici dell’Area vasta 2. Fondi che, dal 2007 a oggi, hanno subito variazioni e integrazioni in base alla dotazione organica e agli incrementi dovuti per le modifiche succedutesi nel tempo al contratto nazionale del lavoro».

«Non è una questione banale: stiamo parlando di diversi milioni di euro che appartengono in realtà ai medici – continua Moretti – e che sono a disposizione dell’Asur per i pagamenti degli stipendi, per le assunzioni e i pensionamenti. Somme che dovrebbero finire nelle buste paga dei lavoratori ospedalieri, ma in realtà non sappiamo che fine fanno perché l’Asur non ci fornisce la documentazione richiesta nonostante le ripetute richieste di confronto e lettere di sollecito».

Luciano Moretti, segretario regionale Cimo
Luciano Moretti, segretario regionale Cimo

Dall’Asur sarebbero «giunte – riferisce Moretti – solo pochissime risposte, generiche e non esaustive». Un comportamento che l’associazione dei medici Cimo ritiene «antisindacale» in violazione dell’accordo sulle relazioni sindacali come previsto nel contratto collettivo integrativo aziendale (Ccia) dell’area vasta 2.
Da qui la mobilitazione nei vari ospedali con banchetti informativi, colloqui con i vari medici e raccolta firme per sollecitare l’Asur a fornire tutta la documentazione richiesta e non solo non la determina con la somma finale, relativa all’uso del Fondo di posizione per ogni singolo incarico, compresi i dirigenti, per la dotazione organica di ogni singola unità operativa.

Ma la Cimo è determinata a non fermarsi qui. «Tale inerzia non è più accettabile. Se entro dieci giorni non ci forniranno i documenti richiesti, procederemo rivolgendoci al giudice del lavoro», ma ulteriori iniziative sindacali sono all’orizzonte qualora – dopo aver visionato la documentazione – venissero riscontrate anomalie sull’uso di questi fondi stimati in diversi milioni di euro per ogni singola area vasta.