Senigallia

Frank Chamizo: « Ai giovani consiglio di non smettere mai di sognare»

Il noto lottatore italo cubano racconta le proprie emozioni in occasione della cerimonia di apertura del Trofeo Coni Kinder + Sport

Frank Chamizo

SENIGALLIA – Impegno, sacrificio e dedizione, senza mai perdere di vista la cosa più importante: il divertimento.

Questo è il messaggio che i vertici regionali e nazionali del Coni hanno voluto trasmettere alle migliaia di ragazzi che ieri hanno affollato Piazza Garibaldi in occasione della cerimonia di apertura del Trofeo Coni Kinder + Sport.

Un messaggio prezioso anche per chi vive lo sport quotidianamente, con passione ed impegno, come i grandi campioni della nostra Nazionale che in questi giorni stanno vivendo  la manifestazione al fianco dei ragazzi impegnati nelle varie discipline.

Tra questi troviamo Frank Chamizo, uno di quegli atleti che sanno cosa significa lavorare duro e poi quando li vedi, seduto davanti allo schermo, magari ad un’Olimpiade, ti sanno emozionare.

Lottatore cubano di nascita, naturalizzato italiano, classe ’92, Frank si è laureato Campione del mondo a Parigi pochi giorni fa, nella categoria 70 kg, specialità lotta libera, un palmarès davvero incredibile nonostante la giovane età, peccato per quel bronzo olimpico a Rio che poteva essere qualcosa di più di un terzo gradino del podio.

Frank, una cerimonia davvero solenne e tanti ragazzi intorno a te, cosa provi in questo momento?
«Sono davvero molto emozionato nel vedere così tanti ragazzi che amano lo sport, ci sono moltissimi sport belli ed interessanti e altrettanti atleti che meritano di emergere nella propria disciplina»

Quindi possiamo dire che ti sta piacendo questa edizione marchigiana del Trofeo Coni…
«Assolutamente si, ci voleva una bella festa di sport dedicata ai ragazzi, il lavoro del Presidente e di tutto il Coni permetterà a questi ragazzi di vivere un’esperienza davvero bella, tutto ciò è davvero meraviglioso».

Qual è la prima cosa che dici ad un ragazzino in cerca di consigli?
«Gli posso dire solo di non smettere mai di sognare, nella vita come nello sport, poi ovviamente ognuno si applica nella propria disciplina e ci sono migliaia di variabili e di situazioni, ma ciò che conta è sognare e lasciarsi indietro paure o pensieri negativi».

Tuttavia, a voi campioni capita spesso di incappare in delusioni cocenti dalle quali non è sempre facile riprendersi se non si è temprati, qual è il segreto?
«Non ascoltare i detrattori, andare avanti per la propria strada senza farsi condizionare troppo dalle critiche, alzare la testa il prima possibile anche se la sconfitta può far male, per un campione vero l’importante è rialzarsi dopo la caduta».

 I tuoi prossimi obiettivi quali sono?
«Penso sempre alle tre competizioni più importanti e prestigiose Olimpiade, Mondiale ed Europeo per cercare di far sempre di più».