Senigallia

Freccette, Andrea Bacchiocchi di Senigallia è il nuovo presidente della FIGF Marche

Eletto dai presidenti dei Dart Club regionali, sarà affiancato nella guida della Federazione Italiana Gioco Freccette dal segretario Diego Piersigilli e dalla tesoriera Letizia Tiranti

Il nuovo comitato della FIGF delle Marche: da sinistra Diego Piersigilli, Andrea Bacchiocchi e Letizia Tiranti
Il nuovo comitato della FIGF delle Marche: da sinistra Diego Piersigilli, Andrea Bacchiocchi e Letizia Tiranti

SENIGALLIA – È un concittadino senigalliese il nuovo presidente regionale della FIGF Marche (Federazione Italiana Gioco Freccette). Andrea Bacchiocchi è stato eletto dai responsabili dei dart club marchigiani il 24 novembre scorso a Sambucheto (MC) in occasione dell’assemblea elettiva per il rinnovo del Comitato regionale.

Andrea Bacchiocchi succede a Luigi Compagnoni che ha guidato finora il movimento che ha registrato una costante crescita: conta nelle province marchigiane di Ancona e Macerata ben 20 dart club con 349 tesserati (313 uomini, 36 donne).

Ad affiancare il neopresidente Andrea Bacchiocchi, che fa parte del Dart Club Senigallia e dell’A.S.D. Gallica, ci saranno Diego Piersigilli, presidente e giocatore del Dart Club “Darts of Heaven” (Monsano, Ancona) nelle vesti di Segretario, e Letizia Tiranti, capitana e giocatrice del Dart Club “DartStage” (Castelfidardo, Ancona) nel ruolo di Tesoriera.

«Sono molto contento di questa nomina – le parole di Bacchiocchi, che resterà in carica quattro anni -. Ringrazio il comitato uscente per il lavoro svolto, che cercherò di consolidare e, ove possibile, rafforzare. Ho piena fiducia in chi mi affiancherà in questo percorso e nei nostri obiettivi. Il nostro principale obiettivo è far conoscere ancora di più il gioco delle freccette, supportando l’organizzazione di iniziative ad hoc che possano coinvolgere nuovi giocatori, facendoli appassionare a questa avvincente disciplina, dando spazio, inoltre, ai giovani under 18 avviando un campionato esclusivamente per questa categoria. Non vediamo l’ora di cominciare».

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