SENIGALLIA – Ha 28 anni il giovane senigalliese finito nel fiume Misa durante la nottata appena trascorsa. Ancora ignoti i motivi per cui si trovasse a ridosso del greto fluviale, i carabinieri non sono riusciti a chiarire alcunché dato lo stato confusionale e il principio di ipotermia in cui si trovava.
L’allarme è scattato intorno alle 23:30 di ieri sera, domenica 11 dicembre, quando le sue urla sono state udite da un addetto di un’azienda che si affaccia sul fiume Misa proprio nel tratto tra il centro commerciale Il Molino e il ponte Zavatti, poco prima del centro storico.
L’uomo ha chiamato il 112 facendo intervenire sul posto una pattuglia del nucleo radiomobile di Senigallia: gli operatori hanno individuato il giovane sulla sponda opposta del fiume, nascosto tra la vegetazione, senza però poter raggiungerlo. È stata dunque fatta intervenire un’altra pattuglia della stazione di Marzocca e i vigili del fuoco.
Il giovane è stato liberato dal canneto in cui era finito, con una gamba impigliata nella vegetazione, e affidato alle cure dei sanitari giunti con un’ambulanza. Dato lo stato confusionale e di agitazione del ragazzo e il freddo che aveva patito nella permanenza in acqua, è stato portato in ospedale a Senigallia, dove si trova tuttora in osservazione.
Non è stato possibile al momento chiarire come sia finito lì e perché vi ci si trovasse a quell’ora, in tarda serata.