TRECASTELLI – Il comune nato nel 2014 dalla fusione di Ripe, Monterado e Castel Colonna torna alle elezioni. Dopo cinque anni, per i cittadini del nuovo Trecastelli è ora di dare un primo giudizio sull’amministrazione guidata dal sindaco Fausto Conigli.
Il voto sarà secondo lei anche un giudizio sull’operazione “fusione”?
«La fusione è una grossa opportunità per via dei contributi, per via dei minori vincoli all’attività amministrativa, ma certamente non può essere la soluzione a tutti i problemi che i piccoli paesi e l’Italia in generale hanno. Credo che si debba ragionare sul lungo periodo, però le polemiche iniziali posso dire che sono diminuite. Certo, si può sempre discutere sulla bontà delle scelte dell’amministrazione, ma alla fusione possiamo ormai guardare con positività».
Cos’è cambiato in questi cinque anni?
«Beh sono cambiate tante cose. Innanzitutto ci sono stati quasi 10 milioni di investimenti pubblici, che hanno permesso di cambiare un po’ il volto della città con la riqualificazione delle strade, la realizzazione di una nuova scuola, la sistemazione di varie risorse del patrimonio comunale e dei mezzi. Ma soprattutto è cambiata l’ottica ora ampliata tra le tre municipalità il che ci ha permesso di ottenere economie di gestione importanti per circa 350 mila euro all’anno e al contempo di sviluppare i servizi per i cittadini. Oggi Trecastelli ha una valenza nella vallata e, ancora più importante, una prospettiva futura».
Facciamo qualche esempio…
«Oltre alle strade risistemate, ai mezzi comunali rinnovati e al nuovo polo scolastico Secchiaroli, ora abbiamo un centro unico di cottura dei pasti per la mensa scolastica. Prima ogni scuola aveva la sua mensa, magari anche solo per 20 pasti: per mantenerle a norma avremmo dovuto spendere una fortuna. Con l’investimento di circa 500 mila euro per il centro unico possiamo soprattutto avere un servizio di qualità che senza contributi non avremmo più avuto e nel frattempo risparmiare 150 mila euro ogni anno grazie proprio all’efficientamento di strutture e personale. Domani, quando termineranno i contributi statali per la fusione, il servizio sarà più sostenibile per l’amministrazione comunale ma con un livello di qualità al top. Posso capire che alcuni ragionamenti non siano semplici da capire per chi non considera i costi che il Comune sostiene per non gravare sulle famiglie, ma proprio per questo faremo un open day il prossimo 9 marzo».
E l’unione dei comuni? Anche in questo caso si parla di unire i servizi per razionalizzare le risorse e renderli più efficienti…
«Parlando per esempio di polizia locale, prima il servizio era convenzionato con i comuni di Barbara, Ostra Vetere e Ostra dove c’era il comando, mentre ora rimarrà qui, quindi per i cittadini si tradurrà in un servizio più presente ed efficiente. A Monterado poi c’è l’ufficio comune per i servizi sociali che già da prima era gestito in ottica di area vasta, quindi l’unione non porterà via alcun servizio, anzi».
Quali sono le prospettive per il futuro?
«Con i vari sindaci dei comuni nati da fusioni abbiamo creato un tavolo di lavoro per far aumentare il budget di fondi a disposizione delle nuove realtà comunali. In 5 anni abbiamo già ricevuto quello che avremmo dovuto avere in dieci e ora arriveranno soldi che quando partì il percorso non erano previsti. Abbiamo dato mandato al Coni per un progetto di una cittadella dello sport che potrebbe sorgere a Ponte Rio e servire anche gli altri comuni della vallata del Cesano, ottimizzando le varie strutture presenti. Le risorse non mancano per investire. Poi c’è la Casa della Salute, su cui abbiamo puntato i piedi, che consentirà di avere un presidio medico H12, con servizio prelievi e a rotazione varie discipline specialistiche, cosa che senza contributi difficilmente potrebbe rimanere qui in zona. Infine, quest’anno si investiranno 800 mila euro per le scuole, per aumentare il livello di sicurezza e il miglioramento sismico. Altri 150 mila euro saranno investiti per l’acquisto di un locale adiacente al comune da adibire a front office e quindi dare un ulteriore miglioramento al servizio per i cittadini».
Una delle critiche mosse nei confronti dell’amministrazione comunale è l’indebitamento e l’accensione di troppi mutui. Cosa risponde?
«Avremmo potuto spendere tutti i soldi derivanti dalla fusione e abbellire tanti punti della città senza stare a guardare il futuro, avremmo comunque avuto un tornaconto elettorale. Invece abbiamo preferito investire le risorse oggi disponibili per il futuro, quando non ci saranno più. Sui mutui, ovviamente ne abbiamo accesi, ma sono meno di qualche anno fa, quindi siamo meno indebitati. E anche questo ci rende orgogliosi».
Come vi state preparando per queste elezioni?
«Stiamo lavorando sul gruppo di amministrazione, perché è grazie alle persone motivate e competenti che si raggiungono i risultati. Ancora non abbiamo i nomi, lavoriamo sulle capacità e sulla lungimiranza».