Senigallia

Gennaro Campanile pungola l’amministrazione comunale di Senigallia

«Le linee programmatiche vaghe e poca attività politica, così si rischia un'inerzia pericolosa: la città non può aspettare ancora»

Gennaro Campanile
Gennaro Campanile

SENIGALLIA – Un’amministrazione comunale che guida la macchina senigalliese incurante delle spie di pericolo accese, senza indirizzi chiari né una struttura adeguata per portarli avanti. È questo il giudizio che, a tre mesi dall’insediamento della nuova giunta Olivetti, dà il consigliere di opposizione Gennaro Campanile.

Secondo il capogruppo di Amo Senigallia questa situazione è un pericolo per la comunità. «Le linee programmatiche del sindaco Olivetti sono state vaghe e non hanno indicato nessun percorso, né tantomeno gli assessori hanno colmato il vuoto. Il consiglio si è riunito pochissimo come pure le commissioni, segno evidente di “mancanza” di politica. La discussione sulla “Città Relisiente” (peraltro riconducibile alla precedente Giunta) è stato l’unico vero atto politico discusso in Consiglio Comunale. Ma ormai sono passati tre mesi e la città non può aspettare ancora».

Il fatto poi che, dopo anni, non sia stato approvato il bilancio preventivo entro il 31 dicembre, anche se c’è la proroga della scadenza al 31 gennaio, significa secondo Gennaro Campanile che tutto sarà rinviato ad aprile, che si avrà quindi la “gestione provvisoria”. In poche parole, «addio ad investimenti e solo spesa corrente. Altri mesi di inerzia».

Oltre al bilancio e alle linee politiche, Gennaro Campanile segnala che è accesa anche una terza spia, quella relativa alla struttura comunale a cui mancano figure dirigenziali importanti perché non si è provveduto «subito a fare i bandi pubblici per assumere i nuovi dirigenti; oggi il personale è senza una vera guida, preferendo cogliere altre opportunità lavorative. In questo modo viene impoverita la risorsa umana e la capacità di dare servizi efficienti ai cittadini rinviando qualsiasi tipo di miglioramento».

Da qui l’appello all’amministrazione comunale di Senigallia perché si renda conto di quante spie sono accese e verso quali pericoli si sta procedendo. «Senigallia sembra ancora intontita dall’esito delle votazioni che – ricorda infine Gennaro Campanile – sono state l’anno scorso ed è priva di iniziativa».