Senigallia

Gestione diretta dei parcheggi, il Comune riassorbirà i soggetti licenziati. Protesta la cooperativa

Dopo le critiche, l'amministrazione spiega: «Contratto scaduto e non versavano corrispettivi» e annuncia la «volontà di rioccupare i disabili che dovessero essere licenziati». La Progeil: «Questa non è inclusione, manifesteremo»

Comune di Senigallia: il municipio in piazza Roma
Comune di Senigallia: il municipio in piazza Roma

SENIGALLIA – Prova a fare chiarezza l’amministrazione comunale dopo le numerose critiche giunte per la scelta di riprendere in mano la gestione dei parcheggi pubblici in viale Leopardi, sottraendoli alle cooperative sociali che impiegano soggetti svantaggiati. E il nodo principale è che i sei disabili verranno rioccupati. Dalla stessa maggioranza si leva la voce del forzista Rebecchini, mentre una smentita alle parole dell’ente arriva proprio dalla cooperativa interessata che parla di «mistificazioni dell’amministrazione comunale».

Partiamo dalla fine. A promettere il reimpiego di quanto verranno allontanati dalla cooperativa è il sindaco Massimo Olivetti, secondo cui «i parcheggi accanto agli uffici comunali erano gestiti dalla cooperativa senza alcun titolo»: il contratto sarebbe scaduto nel 2019 senza che altri bandi ne avessero rinnovato le condizioni. «Nonostante questo la cooperativa, che era ben consapevole di detta circostanza, non solo aveva continuato a svolgere la sua attività – proseguono da piazza Roma – ma aveva continuato imperterrita anche ad incassare l’intero importo dei parcheggi (ammontante a molte decine di migliaia di euro l’anno) senza peraltro versare alcun corrispettivo al Comune».

La scoperta ha colto di sorpresa l’intera amministrazione comunale, «convinta dell’esistenza di un contratto sottoscritto prima del suo insediamento, dal momento che nessuno fino ad oggi, né coloro che in passato avevano seguito l’appalto né tantomeno i responsabili della medesima Cooperativa, le aveva segnalato detta anomalia». Anomalia che si concluderà a brevissimo: il tempo per lasciare liberi i parcheggi è poco, la fine di maggio, come intimato dal Comune di Senigallia. La gestione diretta quindi sarebbe un’intenzione espressa dell’amministrazione comunale che vorrebbe evitare anche il ripetersi di quanto accaduto, annunciando negli incontri avvenuti con la cooperativa, l’ultimo dei quali nel pomeriggio di ieri 27 maggio, anche la «volontà di rioccupare i disabili che dovessero essere licenziati».

Chi invece è critico con la sua stessa maggioranza è Luigi Rebecchini, consigliere di Forza Italia: «Le persone in difficoltà non possono e non devono essere lasciate sole. Chiedo pertanto, in qualità di consigliere di maggioranza, di rivedere tale decisione e annullare immediatamente il provvedimento».

Nel frattempo anche la cooperativa sociale Pro.Ge.I.L. scpa si è fatta sentire e si farà vedere. «A casa dopo 30 anni» riporta un volantino che annuncia una protesta pubblica. «Con soli 6 giorni di preavviso, dal 1 giugno il Comune di Senigallia ha deciso che gestirà in proprio i parcheggi di viale Leopardi e lascerà a casa 6 persone con invalidità. Questa non è inclusione sociale. Vi aspettiamo il 31 maggio alle ore 20 in piazza Roma in occasione del consiglio comunale».

La Progeil ha voluto però ripercorrere le tappe della vicenda «a tutela della nostra immagine e del nostro operato. La prima questione veramente incredibile è che l’amministrazione comunale, insediatasi nell’ottobre 2020, dichiari di non essere a conoscenza della nostra gestione dei parcheggi e del contratto scaduto, visto che i parcheggi sono nel cuore della città sotto il palazzo comunale e che annualmente inviamo relazioni circa le persone inserite nei nostri servizi e i corrispettivi incassati. Inoltre abbiamo continuato ad avere indicazioni da parte del Comune sulla gestione della sosta sia invernale che estiva. Abbiamo più volte sollecitato gli uffici preposti sulla questione contrattuale senza aver ricevuto indicazioni in tal senso. Il secondo elemento è economico: la cooperativa ha operato seguendo le indicazioni dell’ultima convenzione. Non vi è alcun canone non corrisposto da parte nostra all’amministrazione comunale. Tenendo conto dell’ultimo contratto in realtà la cooperativa ha un credito con il Comune. Infatti è previsto un corrispettivo che serve per la gestione dei parcheggi ed il pagamento degli operatori stessi, il surplus viene trasformato in migliorie sulle aree (come avvenuto per l’asfalto e la segnaletica orizzontale). Nell’ultimo periodo contestato dal Comune, i corrispettivi incassati non sono stati sufficienti a coprire le intere spese di gestione (anche a causa del covid 19). La terza questione riguarda il metodo: alla scadenza del contratto, la precedente amministrazione aveva iniziato un percorso per arrivare ad un project financing di gestione dell’intera sosta sul territorio comunale, dove ci sarebbe stato un riassorbimento dei lavoratori svantaggiati coinvolti. L’amministrazione attuale ha valutato di non procedere con il project financing internalizzando la gestione dei parcheggi. A questo punto, senza alcun preavviso, il Comune ci ha inviato una pec in data 24.05.2022 in cui comunicava la fine del servizio alla data del 31.05.2022, invitando gli operatori a lasciare libere le aree di sosta sostituendoli con due parcometri. Si sono susseguiti negli ultimi due giorni incontri, per altro da noi richiesti da mesi, per risolvere la gravissima situazione lavorativa delle 6 persone svantaggiate coinvolte. Siamo ancora in attesa di conoscere quale sarà il loro futuro occupazionale e le proposte alternative formulate dall’amministrazione».