OSTRA – Ieri il sindaco Andrea Storoni ha denunciato ai carabinieri di Ostra l’attacco intimidatorio ai danni della giunta. Una bambola impiccata accanto alla scritta “State attenti” sul muro di Palazzo Censi. Il gesto è stato scoperto dal primo cittadino giovedì, all’indomani della infuocata seduta del consiglio comunale dove la giunta Storoni ha bocciato la proposta d’indire un referendum riguardo al provvedimento che prevede l’inversione della viabilità in centro storico. I carabinieri hanno acquisito i filmati di una telecamera presente vicino all’accaduto. Le indagini sono in corso per risalire all’identità dei responsabili. Solidarietà unanime, con un’eccezione: il comitato Sopravvivere Ostra, che accusa il sindaco di aver strumentalizzato la vicenda.
Gli interventi
Il sindaco Andra Storoni: «Questi gesti mirano a tirar giù il livello di civiltà di un’intera comunità. Per un Sindaco, amministrare, seppur nelle difficoltà, seppur nella precarietà delle risorse, seppur nel limite di molte norme, è una soddisfazione infinita. Ci sono piccoli e grandi fatti che ti entrano sotto pelle e sono il motivo per cui decidi, ogni giorno che ti svegli, che vale la pena alzarsi, percorrere la strada che separa casa tua dal Comune, anche quando ci sono cittadini contrari alle tue scelte. Così è anche per tutti i miei colleghi con cui mi sono imbarcato. Ci sono poi degli atti come quello del bambolotto impiccato e dell’avvertimento: “State attenti”, che si fa difficoltà a decifrare compiutamente ma che minano e demoliscono o tentano, quanto meno di farlo, la volontà e l’aspirazione all’impegno. Non credo sia determinante il legame fra la viabilità e l’impiccagione di un bambolotto per valutarlo come volgare e violento. Non credo proprio sia il gesto di un commerciante o di un consigliere, con molti di loro sono cresciuto fin da piccolo, ma è una ferita per una città. Siamo caduti o scaduti nella violenza e ci siamo feriti di brutto. Questo è la volgarità che tutto offusca e tutto infanga».
L’Anci Marche «Le minacce al sindaco Andrea Storoni ed all’amministrazione comunale di Ostra da lui presieduta sono un grave atto intimidatorio sul quale contiamo che le autorità facciano velocemente luce individuando i colpevoli – Così Maurizio Mangialardi, Presidente dell’Anci Marche, a nome anche del direttore Bedeschi, dei membri del consiglio direttivo e di tutti i sindaci delle Marche, ha espresso piena solidarietà al sindaco di Ostra -. Conosco il sindaco Storoni e so che è un amministratore prudente ed oculato. Ha fatto molto bene a denunciare ai Carabinieri il gesto ma mi auguro che nè lui né la sua giunta ritornino sulle legittime decisioni assunte. Chi contesta l’operato degli amministratori ha tutti gli strumenti garantiti dalla legge per far sentire la propria voce ed il proprio dissenso. Ad Ostra è accaduto un atto stupido, ma che non dobbiamo sottovalutare. Purtroppo sempre più spesso anche i social network stanno diventando strumenti per fomentare l’odio e l’intolleranza lanciando strali e accuse che potrebbero essere invece argomento di civile confronto come dovrebbe succedere in tutte le democrazie».
Il PD di Ostra «Il Partito Democratico di Ostra esprime la sua piena e totale solidarietà al Sindaco dott. Andrea Storoni ed al Consiglio Comunale per il vile e disgustoso gesto intimidatorio che ieri è stato compiuto nel nostro paese e che offende tutta la comunità. Condivide e sostiene, inoltre, le motivazioni che hanno portato alla sperimentazione in atto nel centro storico per quanto concerne la viabilità».
Comitato Sopravvivere Ostra «Questa del sindaco Storoni è veramente la peggiore strumentalizzazione che potesse fare, la peggiore accusa sommaria senza nemmeno sapere a chi è rivolta. Quella scritta sul muro è una minaccia generica, non è specificato il soggetto che deve stare in guardia ma poiché è il sindaco che pubblica un simile post, con tanto di frase evangelica come se egli fosse il Cristo sceso in Terra, ecco che allora d’improvviso Satana viene associato a quella parte di cittadinanza che reclama una sacrosanta democrazia. Coloro che protestano sono i sobillatori, gli infami, i peccatori. A nessuno sfiora l’idea che magari quella minaccia possa essere rivolta anche ai membri del Comitato? Magari qualche buontempone di quelli che sono a favore dell’inversione voleva redarguirci, vista l’enorme sollevazione popolare che abbiamo scaturito, tant’è vero che alcuni di noi sono stati più volte minacciati a livello personale eppure non abbiamo mai fatto alcuna strumentalizzazione della cosa. Il sindaco è stato veramente abile nel cogliere la palla al balzo e rigirare la frittata. Perché mai il bambolotto dovrebbe essere per forza rivolto a lui? È forse l’unico padre di Ostra? Anche nel comitato ci sono persone che hanno figli piccoli eppure Storoni prende la minaccia direttamente sul personale, senza farsi troppi scrupoli: che abbia forse la coda di paglia? Ma la cosa ancor più deplorevole è che proprio il Sindaco ieri sera, in consiglio comunale, ha definito strumentale il danneggiamento del vetro della bacheca del gruppo “Progetto Ostra” asserendo che la minoranza aveva ricamato sopra a quell’episodio facendolo passare per atto vandalico compiuto da qualcuno che ce l’aveva con loro solo perché sostengono il nostro operato. Ma se la bacheca non è stata opera dei sostenitori dell’amminstrazione, allora perché mai questo atto, che riconosciamo essere veramente infimo, dovrebbe necessariamente essere opera di soggetti già ideologicamente definiti? Noi non abbiamo la certezza, né la presunzione di sostenere senza alcuna ombra di dubbio che questo gesto sia stato compiuto da gente che ce l’ha con l’amministrazione, per quanto ci riguarda potrebbe essere anche un atto vandalico compiuto da sedicenti ragazzini che si “divertono” con tali bravate. Di una cosa però siamo ultrasicuri: quella scritta non è opera attribuibile al comitato e prendiamo le distanze da quanto accaduto. Chiediamo che vengano esaminati i filmati delle telecamere con la speranza che queste possano aver ripreso dei movimenti sospetti. Vergogna, profonda vergogna per chi lo ha scritto e doppia vergogna per chi c’ha marciato sopra!».