SENIGALLIA – Parere non vincolante quello della Corte dei conti sulla costituzione di una New Co formata da Viva Servizi, Ecofon e JesiServizi per la raccolta dei rifiuti. Mentre la Provincia di Ancona e molti sindaci – tra cui Ancona, Jesi, Osimo – vorrebbero andare avanti, da Senigallia arriva l’invito a fermare l’iter e a ripensare daccapo il progetto.
Sul tema del gestore unico dei rifiuti, la magistratura contabile ha evidenziato tra le altre cose la «non conformità dell’operazione societaria», il che costringerà gli enti locali a nuovi approfondimenti tecnici, giuridici e amministrativi. Il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, ha dichiarato: «Valuteremo e approfondiremo attentamente, come dovuto, le criticità avanzate dalla Corte dei Conti sul procedimento che dovrebbe consentire il servizio della gestione integrata dei rifiuti attraverso il modello dell’Housing providing». Di fatto ha espresso la volontà di andare avanti comunque per arrivare a un affidamento pubblico che dia garanzie di controllo e indirizzo.
Andranno ad allungarsi dunque i tempi per il progetto di una nuova società – la Corum Scarl che nascerebbe dall’unione di Viva Servizi (per il 75%), Ecofon (12,5%) e JesiServizi (12,5%) – ma rimarrebbe in linea con quanto espresso dalla grande maggioranza dei Comuni in sede di riunioni Ata.
Tra i contrari al progetto c’era e c’è ancora oggi il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti: «Il nostro Comune è tra i pochi che avevano contestato l’iter intrapreso dall’Ata Rifiuti, eccependo che la procedura mostrava quei palesi limiti, oggi ovviamente rilevati da parte della magistratura contabile. L’amministrazione comunale di Senigallia – aggiunge – non è assolutamente contraria ad un affidamento in house del servizio di raccolta dei rifiuti». Tra i nodi c’è il notevole valore dell’appalto, un miliardo e 200 milioni di euro. Dopo questo stop al progetto si arriverà a una proroga dell’affidamento del servizio, «circostanza che si sarebbe potuta comodamente evitare – spiega Olivetti – se i vertici di Ata Rifiuti, avessero meglio valutato le criticità di questo progetto, ed avessero proseguito nel bandire una gara pubblica per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti». Olivetti si dice amareggiato «perché è stato fatto, per la seconda volta (dopo il 2017), un enorme errore su una materia molto delicata che incide sulla vita di ogni singolo cittadino. Oggi la realtà emerge con tutta la propria forza e dimostra come la nostra decisione, presa senza ordini di partito, fosse stata solo dettata dal buon senso e dalla conoscenza della normativa sulla materia».
A sostenere il sindaco di Senigallia c’è la maggioranza consiliare che oggi gongola: «La decisione della Corte dei conti ha dato atto della bontà della posizione contraria del consiglio comunale che, con i soli voti della maggioranza di centrodestra, ha votato contro quella scellerata e illegittima decisione di Ata e di Viva Servizi di costituire una NewCo per gestire oltre un miliardo e duecento milioni di euro di appalto rifiuti, ma soprattutto ha bloccato quell’operazione politica, voluta in primis dal sindaco di Ancona, dal Pd e da quanti hanno sperato, fino all’ultimo, di mettere le mani su un servizio ambientale fondamentale».
La maggioranza di centrodestra, che sostiene l’amministrazione Olivetti, aveva «dato mandato al sindaco di opporsi e di non accettare le condizioni di questa dubbia operazione. A differenza di una minoranza consiliare, con in testa il Pd e il consigliere Campanile, che invece hanno scelto nei fatti di appoggiarla, accusando la giunta Olivetti e il centrodestra senigalliese di ‘inadeguatezza’ perché avrebbe fatto perdere alla città un’opportunità di crescita, isolandola dal resto del territorio provinciale. Il sindaco Olivetti bene ha fatto a respingere al mittente la proposta di costituire la NewCo e bene ha fatto la maggioranza consiliare a declinare l’invito a sottoscrivere l’intera operazione. Al Pd, alla sinistra e a Campanile, che hanno sostenuto la condotta del sindaco Mancinelli, e di quanti hanno appoggiato la proposta – concludono da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e La Civica – diciamo solo di riflettere attentamente su ciò che hanno detto e fatto, ma soprattutto li invitiamo a fare un’opposizione seria quando si tratta di salvaguardare gli interessi generali della comunità senigalliese. Come, in questa circostanza, non hanno fatto, accettando soltanto l’ordine di scuderia».