Senigallia

Gettano i telefoni rubati, ma lasciano le impronte digitali: una denuncia a Senigallia

Uno dei ladri responsabili di un furto fuori da un centro commerciale a Marzocca è stato rintracciato dai Carabinieri proprio grazie ai cellulari abbandonati in un bidone per non essere beccati. Militari ora sulla tracce del complice

Carabinieri
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SENIGALLIA – Rubano un borsello con dentro soldi e cellulari; poi per non essere rintracciati abbandonano i telefoni ma proprio attraverso le impronte digitali viene identificato dai carabinieri uno dei colpevoli. È quanto ricostruito dai militari della stazione di Marzocca che hanno denunciato un tunisino e sono alla ricerca del suo complice nel furto con destrezza avvenuto lo scorso 29 luglio.

L’episodio era avvenuto nel parcheggio esterno di un esercizio commerciale di Senigallia, dove un cittadino di Chiaravalle era intento a caricare della merce nel retro di un veicolo, lasciando però nella parte anteriore un borsello contenente due telefoni, documenti, carte di credito e soldi, per un totale di 2.300 euro. Approfittando della sua distrazione, due uomini hanno rubato il borsello e si sono dati alla fuga verso Ancona. Lungo la statale 16, però, hanno abbandonato i cellulari temendo che tramite questi potessero essere rintracciati: così li hanno gettati, assieme alle carte di credito, in un cassonetto dell’immondizia, senza sapere di essere osservati da una residente. Infine hanno ripreso la marcia verso il capoluogo dorico portando via quindi i soldi.

Quando sono passati i carabinieri per cercare delle tracce, la donna li ha avvisati dell’operazione effettuata, permettendo così di rinvenire carte e telefoni, dove i militari hanno rinvenuto delle impronte digitali. Da lì sono iniziati alcuni accertamenti che hanno permesso di identificare uno dei due responsabili del furto, un tunisino classe ’55, senza fissa dimora, che corrisponde anche alla descrizione fornita da alcuni testimoni. 

Per lui, che già in passato si era reso responsabile di reati simili, è scattata la denuncia alla procura della Repubblica presso il tribunale di Ancona; con l’ausilio di alcune immagini e delle informazioni dei testimoni, sono ancora in corso altri accertamenti per incastrare il secondo uomo, complice nel furto.