Senigallia

Goldengas, coach Foglietti vuole tornare sul parquet: «Mi mancano i giocatori, i tifosi, la palestra»

L’allenatore della squadra di Senigallia si dice amareggiato per la decisione di sospendere il campionato, ma ammette che non c’erano alternative. Ora la speranza è poter tornare alla normalità

Coach Foglietti

Il basket è stato uno dei primi sport a dichiarare la cessazione della stagione corrente, rimandando tutto alla prossima. Per la Goldengas Pallacanestro Senigallia, quindi, si interrompe una stagione che fino al momento dello stop non era stata forse brillante dal punto di vista dei risultati, ma ultimamente le cose sembravano aver ingranato.

Era cresciuta la fiducia e la consapevolezza di potersi salvare. Poi però il Coronavirus ha fermato bruscamente tutto. Il coach Stefano Foglietti ammette: «L’ufficialità della sospensione del campionato era nell’aria, si è fermato il mondo ed era sicuramente giusto fermare anche la pallacanestro. Rimane il rammarico di non aver potuto terminare il campionato. Dopo la vittoria di Ancona eravamo in un buon momento, ci credevamo e volevamo raggiungere il nostro obiettivo».

Cosa rimane quindi di questa annata sospesa? «Alla fine di questa stagione ci rimane una cosa importante, siamo riusciti a creare un gruppo eccezionale al di là dei risultati che sono dipesi anche dalla difficoltà del campionato. Devo dire che il basket mi manca tanto, non poter andare a Senigallia, entrare in palestra, vedere tutte quelle persone che ogni giorno facevano parte di questo splendido gruppo. Mi manca l’inno d’Italia prima delle partite, il pubblico… Mi manca tutto. Non vedo l’ora si possa ripartire».

E la domanda sorge spontanea: quando si potrà ricominciare? «Non lo so davvero. Non sono neanche sicuro se riuscirà a ripartire come di consueto ad agosto. Qualcuno parla di cominciare a porte chiuse e addirittura a gennaio riaprire al pubblico. È difficile oggi dire qualcosa in merito, ma spero comunque il prima possibile di tornare alla normalità».