SENIGALLIA – I reati contro il patrimonio, la guida in stato di ebbrezza, l’uso di sostanze stupefacenti e il commercio ambulante abusivo sono finiti nuovamente al centro dei servizi di prevenzione dei Carabinieri che, nell’ultima giornata di XMasters, sulla spiaggia di velluto, hanno denunciato due persone e multato cinque venditori abusivi.
Le due denunce riguardano due giovani automobilisti che si sono messi al volante nonostante avessero bevuto troppo. In particolare un 23enne di Falconara Marittima – controllato all’1:30 di domenica notte mentre era alla guida di una BMW X1 al km 283 della Statale Adriatica, a Marina di Montemarciano – è risultato positivo all’alcoltest con un tasso del 1,49 gr/lt. Oltre alla denuncia e al ritiro della patente, l’autovettura è stata consegnata a un parente del ragazzo.
Una 21enne di Castelbellino è stata fermata intorno alle 3:30 sul lungomare Alighieri di Senigallia da una pattuglia del Nucleo Radiomobile. Sottoposta all’etilometro, è risultata positiva con un tasso del 1,70 gr/lt. Anche per lei sono scattate la denuncia a piede libero e il ritiro della patente; l’auto di cui era alla guida – una Lancia Y – è invece stata affidata ad una depositeria giudiziaria autorizzata in quanto la giovane non è riuscita a rintracciare nessun parente o amico che prendesse in consegna il veicolo.
Oltre alla guida in stato di ebbrezza, i Carabinieri di Senigallia sono intervenuti sul tratto di spiaggia tra il lungomare Marconi e Alighieri per un servizio di contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale. Il personale di tre pattuglie ha controllato 9 venditori ambulanti, tutti in regola col permesso di soggiorno. Per 5 di loro, però, non autorizzati al commercio sul demanio, sono state elevate multe per 25mila euro.
Nei guai sono finiti due cittadini originari del Bangladesh, due pakistani e un marocchino – tra i 37 e i 63 anni – a cui sono stati sequestrati 15 teli da mare; 344 braccialetti; 156 collane; 15 paia di orecchini; 56 anelli; 7 elastici per capelli; 32 cavigliere e 7 bandane fermacapelli. I prodotti, una volta venduti, avrebbero consentito un profitto complessivo calcolato intorno ai 4.800 euro.