Senigallia

Senigallia, il gruppo Società e Ambiente ribadisce il “no” al supermercato nello stadio

«La tendenza generale è di allontanare dai centri cittadini tutte le strutture che attirano traffico e quindi inquinamento ambientale, da noi si pensa all’opposto». Chiesto alla nuova giunta un cambio di passo

L'anti stadio Bianchelli di Senigallia
L'antistadio del Bianchelli di Senigallia

SENIGALLIA – Scelte non condivise hanno in passato fatto nascere alcuni contrasti tra la precedente amministrazione comunale di Senigallia e il Gruppo Società e Ambiente. Questioni come il parcheggio in viale Bonopera, il restyling di piazza Garibaldi o i parchi di Saline e Cesanella sono diventati terreni quasi di scontro mediatico, sui giornali e sui social. Per ultimo, lo spostamento all’interno dello stadio comunale del supermercato Conad che ora si trova in via Sanzio.

E proprio su questo progetto, approvato dal consiglio comunale lo scorso gennaio, interviene nuovamente il Gsa per chiedere un cambio di passo alla nuova giunta targata Olivetti sulle scelte di tipo ambientale ed urbanistico. «È logico aspettarsi discontinuità con quella precedente e una maggiore attenzione ai problemi dell’ambiente e del verde pubblico≫ affermano i componenti del consiglio direttivo dall’associazione ambientalista che passano poi a spiegare i motivi per cui non condividono nemmeno il progetto di finanza relativo allo stadio Bianchelli.

«Mentre è da decenni tendenza generale quella di allontanare dai centri cittadini tutte quelle strutture che attirano una gran mole di traffico e quindi di inquinamento ambientale, se non di difficoltà di gestione dei flussi veicolari, da noi si pensa di agire all’opposto – spiegano dal Gruppo Società e Ambiente: non solo di piazzare un supermercato in pieno centro urbano, ma addirittura all’interno dello stadio. Uno stadio, tra l’altro, bell’esempio di architettura della prima metà del secolo scorso, ricco di storia e molto caro ad intere generazioni di senigalliesi».

Tra i nodi, sia il tema dei parcheggi persi in zona, sia quello del verde, a poche settimane dalla giornata nazionale degli alberi (21 novembre): «gli ultimi lembi presenti in quel settore» potrebbero perdersi perché «si prevede di intervenire anche nell’area adiacente allo stadio, al fine di rendere economicamente più appetibile l’operazione». Senza contare che l’aumento di traffico, oltre a problemi di viabilità, farà innalzare anche il livello dell’inquinamento nel centro urbano.

Ma il Gruppo Società e Ambiente evidenzia anche un ultimo aspetto, sul lato economico: «le conseguenze sulle attività artigianali e commerciali ancora presenti nel centro storico, continuamente minacciate dal crescere dei punti vendita sulla fascia esterna in seguito alle nuove edificazioni e alla apertura di nuovi centri commerciali, andrebbero al contrario aiutate e favorite per evitare che lo stesso centro continui a spopolarsi e diventi sempre più un set per turisti e poco altro».