JESI – Anche gli alunni dell’istituto A.Panzini di Senigallia hanno partecipato a Jesi alla “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie“, promossa dall’associazione Libera. L’iniziativa è ormai una “tradizione” all’interno della scuola superiore della spiaggia di velluto: ogni anno i giovani partecipano all’evento (quella di ieri era la 23esima edizione) promosso per combattere ogni forma di illegalità e promuovere i valori democratici della partecipazione e della cultura della legalità.
Al palazzetto dello sport di Jesi, tra le duemila persone che lo hanno affollato per dire “no” alle mafie, c’erano tanti alunni e docenti dell’alberghiero senigalliese insieme a don Paolo Gasperini, il referente di Libera per la zona di Senigallia con alcuni componenti del presidio cittadino intitolato ad Attilio Romanò, giovane 29enne ucciso per sbaglio a Napoli. Erano presenti anche gli zii di Romanò, Gabriella Carfora e Mario Catalano.
«Tanti giovani provenienti dalle scuole di tutta la regione Marche – ha spiegato la professoressa Simonetta Sagrati – si sono ritrovati a Jesi, città scelta perché da sempre è attiva con numerosissime iniziative di volontariato anche nei beni confiscati alle mafie come quello a Cupramontana».
Non è stato possibile dare forma e vita al tradizionale corteo per le vie della città a causa delle condizioni meteorologiche, ma quello che si è svolto al palaTriccoli è stato un raduno festoso, gioioso ma altrettanto deciso a «dire tutti insieme “no” alle mafie. È stata una giornata educativa, un’occasione per crescere meglio sulla strada dell’impegno, una grande lezione di cittadinanza attiva» ha concluso la docente senigalliese.