SENIGALLIA – Continua la bagarre politica sugli impianti sportivi, che si è innescata tra l’assessore preposto Riccardo Pizzi (La Civica) e l’ex consigliere comunale ora esponente di Unione Civici Marche, nonché direttore sportivo dell’Us Pallavolo Senigallia Roberto Paradisi, parte della stessa maggioranza di centrodestra. Gli aumenti per palestre, campi e piste sportive cittadine che sono stati deliberati da questa maggioranza guidata dal sindaco Olivetti hanno dato il via a una serie di accuse e repliche che continua ancora oggi. A mettere carne al fuoco è proprio Paradisi che spiega come «la propaganda dell’assessore Pizzi sia smentita da dati e documenti verificabili. Le bugie ripetute 100 volte restano bugie».
Tra le voci più importanti della diatriba c’è quella sui costi delle palestre. Mentre l’assessore Pizzi parlava di normale adeguamento tariffario ai costi dei vari impianti della provincia di Ancona, Paradisi parla di costi quadruplicati per gli impianti al chiuso, con aumenti che vanno dal 350 al 450%, finendo per incidere notevolmente sia sulle società sportive che sulle famiglie degli atleti, soprattutto dei giovani. «La palestra di Campo Boario è passata – racconta Paradisi – da 1.600 euro all’anno oltre custodia, pulizia, acquisto e manutenzione defibrillatori ed altri oneri a 5.500 all’anno oltre gli stessi oneri». Una cifra che, divisa per il monte ore annuale e per il numero di atleti, si traduce in un aumento di circa 70 euro per il solo impianto. Impianto in cui vige un limite al pubblico per un massimo di 99 persone, siano esse atleti, dirigenti societari o spettatori terzi: anche su questo c’è un dibattito in corso data l’assenza di certificato anti-incendio.
Ma anche per quanto riguarda le tariffe del campo di atletica delle Saline, su cui il presidente dell’Atletica Senigallia si è espresso chiaramente, Paradisi mette in discussione che il Comune non possa intervenire sui costi determinati dal gestore. «Nel contratto firmato il 21 ottobre 2021, all’art. 5.2 si attesta che il Comune, ogni anno può chiedere al gestore la “riformulazione” delle tariffe». Secondo l’esponente di Unione Civici Marche c’era anche la possibilità di condizionare la rimodulazione di tali tariffe alla richiesta della Uisp di sospensione degli oneri previsti dal project financing che la stessa ha avanzato. Una strada non perseguita dall’amministrazione comunale che ha tollerato però – per un certo periodo – la chiusura forzata dell’impianto e il ritardo nella presa in carico da parte della Uisp stessa, che gestisce la cittadella dello sport delle Saline come componente dell’apposita società Saline SC Senigallia, di cui fanno parte anche Costruzioni Nasoni e ditta Pipponzi. La società che gestisce l’impianto di atletica avrebbe dovuto anche mettere mano al portafogli per un investimento di ben 50mila euro finalizzato all’acquisto di materiali ed attrezzature sportive. «L’assessore Pizzi – continua Paradisi – negando l’evidenza, ha invece acquistato, utilizzando soldi pubblici, attrezzature sportive per il campo di atletica per ben 25 mila euro sottraendoli a ben altri interventi».