Senigallia

Impianto rifiuti a Senigallia, il comitato di cittadini chiede ancora trasparenza

Sul progetto per trattare i materiali spiaggiati e molte altre tipologie che era stato ipotizzato al Cesano, poi sospeso per le numerose proteste, "Facciamo Eco" non ferma il suo percorso: «Un grande risultato. Ma se tutti sono contrari, chi voleva in Città questo impianto?»

SENIGALLIA – Di fronte all’ipotesi di un centro per il trattamento dei rifiuti, pericolosi e non, a Senigallia si allarga il fronte dei contrari. Dopo l’immediata presa di posizione di alcuni partiti, dentro e fuori il consiglio comunale, ecco che anche gli altri si schierano – con posizioni più o meno decise – contro il progetto presentato tra il 2018 e il 2019 dalla ditta Eco Demolizioni e poi sospeso. Progetto osteggiato immediatamente dal comitato di Senigallia “Facciamo Eco”.

Tra i temi non c’era solo la questione delle tonnellate di rifiuti da stoccare in qualche area anziché lasciarle in spiaggia, ma anche la vicinanza degli impianti dai centri abitati, così come la tipologia dei materiali trattati: in un primo momento il progetto parlava di rifiuti non pericolosi, ma in una mozione si era allargata la possibilità anche a quelli pericolosi, come inizialmente richiesto dalla ditta perché il progetto di impianto divenisse economicamente sostenibile. Ora questa ipotesi sembra definitivamente scongiurata, riservando ogni progetto ai soli materiali che vengono depositati dalle mareggiate sulla spiaggia di velluto di Senigallia.

«Un altro grande risultato del Comitato – affermano soddisfatti i rappresentanti – e della sua capacità di sensibilizzazione delle coscienze. Si rafforza la certezza che quando i cittadini si uniscono, esercitando il loro legittimo diritto di prender parte alle decisioni, le cose si possono cambiare e nessun muro alzato dalla politica può fermarli. Ma se tutti sono contrari – si chiedono – chi voleva in Città questo impianto?».

Gli stessi componenti voglio fare luce sulle condotte all’interno delle istituzioni riguardo l’iter procedurale e anche rispetto a quanto dichiarato di fronte alla cittadinanza, ma non solo: vogliono conoscere anche «le modalità di gestione del servizio di pulizia della spiaggia di Senigallia» per chiarire «se vi sia o meno una relazione con l’aumento vertiginoso della tari per tutti i cittadini e le imprese di Senigallia». Un’ultima annotazione il comitato di Senigallia “Facciamo Eco” la riserva alla questione della trasparenza: «Dopo il no all’impianto, ora vogliamo sia fatta chiarezza e aspettiamo di verificare chi ci seguirà in questa operazione di trasparenza a tutela di tutti i cittadini».