SENIGALLIA – Dopo sedici anni, il gioiello ha spalancato ieri le sue porte. Il sindaco, visibilmente emozionato, ha tagliato il nastro del rinnovato palazzetto Baviera alla presenza del sottosegretario Ilaria Buitoni Borletti: «È la più grande soddisfazione – ha spiegato Maurizio Mangialardi – Oggi restituiamo alla città un tassello importante. Senigallia non è più solo la spiaggia di velluto, ma una città di mare, con tanto da offrire anche dal punto di vista della cultura. Sono contento di avere al mio fianco il sottosegretario, che ha sempre sostenuto questo nostro progetto. Ma voglio ringraziare quanti hanno partecipato perchè tutto questo fosse possibile». Tanti sono stati gli interventi realizzati per restituire alla città questo prestigioso complesso monumentale. Dopo un lungo e accurato intervento di restauro avviato nel 2002 per opera del Mibact, che intervenne finanziando con un milione di euro i lavori di sistemazione della copertura, sono seguiti altri lavori volti a valorizzare l’edificio rispettandone tutti i livelli di complessità architettonica e storica. Sia attraverso i fondi Fas, sia con risorse del bilancio comunale pari a un ulteriore milione e settecentomila euro si è operato il restauro delle facciate e delle strutture lignee del solaio di copertura, cui è seguita la bonifica dei paramenti murari interni, lo smontaggio dei pavimenti esistenti in tutti i locali del piano nobile, il consolidamento statico di una parte dei solai e il rifacimento dell’intera impiantistica. In definitiva si è garantita la sicurezza statica e strutturale e la funzionalità degli ambienti nell’obiettivo di rendere l’edificio idoneo alle future attività museali ed espositive. Di recente, poi, attraverso l’art bonus, ben tre distinti mecenati hanno finanziato con circa settantamila euro il restauro del capolavoro artistico del palazzo. Si tratta ovviamente del vasto ciclo decorativo realizzato da Federico Brandani tra il 1560 e il 1566 su commissione del celebre umanista Giuseppe Baviera. L’opera comprende la decorazione a stucco di cinque sale maggiori e una minore, inserendosi per il suo tono stilistico nella grande tradizione ornamentale cinquecentesca, in cui lo stucco è protagonista.
L’intervento del sottosegretario
«Torno molto volentieri a Senigallia – ha spiegato – L’ultima volta che ci sono stata avevo trovato una città che doveva ripartire dopo una calamità, il sindaco ha detto che sarebbe ripartito anche dalla cultura. E così è stato. Qui oggi è stata vinta una scommessa, quella di ripartire dalla cultura. È un giorno di festa per tutta la città, per il rilancio di questo paese». Durante la visita nelle sale il sottosegretario alla cultura non ha resistito alla bellezza del Palazzetto Baviera ed ha estratto il suo cellulare dalla borsa per scattare delle foto.
Il programma
«Si inizia mercoledì 31 maggio ore 18 – spiega l’assessore alla Cultura Simonetta Bucari – Con la conferenza di Beatrice Ruggeri su “Il ramo senigalliese della famiglia Baviera. Mecenatismo e collezionismo”. Giovedì 1° giugno, invece, alle ore 18, si terrà l’incontro “Territorio dell’immaginario”, in collaborazione con Associazione Oncologica Senigalliese Valli Misa e Nevola e Accademia di belle arti di Urbino. Venerdì 2 giugno, alle ore 18, l’appuntamento sarà con la conferenza del professor Giuseppe Lepore su “Roma tra storia e mito nel Palazzetto Baviera”. Infine, il ciclo si concluderà sabato 3 giugno, ore 18,00, con il concerto della Scuola di Musica Bettino Padovano che vedrà l’esibizione del quartetto composta da Carlotta Cuzzilla e Nicoletta Ciriachi al violino, Luca Casadei alla fisarmonica e Federica Sbaragli al pianoforte. Un’altra importante data, però, sarà quella del 30 giugno, con la presentazione dello studio di Matteo Procaccini su Federico Bradani e il ciclo decorativo a stucco di Palazzo Baviera, che per la prima volta è riuscito a datare in maniera precisa l’opera del grande plasticatore urbinate».