Senigallia

Incontro in Regione con Babini sui lavori al fiume Misa e Nevola

L'iniziativa è stata lanciata da alcuni comitati di alluvionati e associazioni di Senigallia che hanno chiesto un incontro al vicecommissario all'alluvione 2022 per sollevare perplessità sui lavori

Alto il fiume Misa in centro storico a Senigallia per il maltempo
Alto il fiume Misa in centro storico a Senigallia per il maltempo

SENIGALLIA – Si è tenuto nei giorni scorsi in Regione un incontro tra il vicecommissario delegato per l’emergenza alluvionale, Stefano Babini, e alcuni comitati cittadini nonché rappresentanti istituzionali del Comune di Senigallia. Oggetto della riunione una serie di temi relativi all’alluvione che il 15 settembre 2022 seminò morte e distruzione ma soprattutto i lavori pubblici che si stanno eseguendo a seguito di quell’evento.

L’iniziativa è dei comitati di alluvionati e dalle associazioni cittadine per far fronte a una serie di criticità che stanno emergendo tuttora a un anno di distanza: tra queste «l’esigenza del ripristino delle funzionalità pregresse nella zona della foce del fiume Misa, con l’ipotesi di un intervento sulla banchina di levante, dello sfioratore e di uno scolmatore». Ipotesi che, va detto, non è ben vista da altri esponenti istituzionali e altre associazioni.

Altro nodo sono le vasche di espansione, di cui una è in costruzione con lavori infiniti tra Brugnetto e Bettolelle di Senigallia: secondo l’ing. Massimo Gennaro e il T.d.P. Giorgio Sartini, componenti della segreteria tecnica di Contratto di fiume Misa-Nevola, e le associazioni e i comitati di Senigallia dovrebbero essere apposte delle modifiche al progetto «per evitare che possa produrre, come avvenuto nell’alluvione del 2022, danni a cose e persone».

Oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi Misa e Nevola, degli argini e dei bacini idrografici in generale dalla sorgente alla foce, con asportazione di alberi, ramaglie e detriti vari, i comitati degli alluvionati hanno chiesto a Babini di valutare la situazione del quartiere di Borgo Molino, «dove la realizzazione della complanare e della terza corsia dell’A14 non ha mantenuto l’invarianza idraulica condannando la popolazione a subire ben due alluvioni»; infine la questione dei ponti vecchi da rifare (o quelli nuovi da modificare) e la riapertura del contratto di fiume per una gestione pubblica di una risorsa che si è trasformata – anche per incuria e abbandono – in una minaccia continua.

Dal canto suo il vicecommissario Babini ha ascoltato con interesse le idee e informazioni emerse durante l’incontro; ha promesso di condividerle con i suoi collaboratori impegnati nei lavori sul fiume, ma soprattutto di venire a Senigallia per prendere visione direttamente in loco delle questioni sollevate. Giudizio positivo dell’incontro è stato espresso dai comitati e dalle associazioni senigalliesi accompagnate dall’assessore all’ambiente Elena Campagnolo.