SENIGALLIA – Anche sulla spiaggia di velluto la circolazione stradale subirà alcune limitazioni. La causa è data dall’inquinamento dell’aria che, come in varie parti d’Italia anche se in misura minore, sta costringendo regioni e comuni a intraprendere varie iniziative per limitare l’aumento di smog attraverso la circolazione dei veicoli.
A Senigallia il provvedimento (emesso con ordinanza numero 6 del 2020), dopo anni di sperimentazioni fin dall’inverno 2009/2010, diventerà ora definitivo, entrando in vigore per il periodo compreso tra il 1 novembre di ogni anno solare ed il 15 aprile dell’anno successivo. Misure anti inquinamento che non riguardano solo le auto o i camion, ma anche le attività produttive e i sistemi di riscaldamento degli edifici. Tutti questi fattori, infatti, sono corresponsabili del superamento dei valori limite di concentrazione delle polveri sottili (Pm10, Pm2,5 e Pm1) nell’aria, come testimoniato dall’Arpa Marche (l’agenzia regionale per la protezione ambientale) che ha fornito alcuni dati relativi al periodo attuale e alcuni consigli sui comportamenti da tenere.
Dal 1° novembre al 15 aprile successivo, dalle ore 08:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:30, nei giorni da lunedì a venerdì, esclusi i giorni di festività nazionale, a Senigallia non potranno circolare veicoli diesel pre euro, euro 1, euro 2, euro 3; veicoli a benzina pre euro, euro 1; autobus urbani ed extraurbani diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2, Euro 3; motocicli con cilindrata superiore a 50 cm³ 2 tempi pre Euro e ciclomotori (motorini e scooter) inferiori a 50 cm³ pre Euro.
Dal divieto anti inquinamento sono escluse alcune categorie, come i mezzi di soccorso, delle forze armate e delle forze dell’ordine, la protezione civile e le aziende delle utenze, carroattrezzi e carri funebri. Ulteriori eccezioni sono previste per i mezzi al servizio delle persone invalide e per i veicoli elettrici, ibridi, a metano, gpl o idrogeno.
Ferma restando la possibilità di chiedere permessi temporanei, per lo svolgimento per lo più di attività produttive, il provvedimento emanato dal Comune di Senigallia prevede misure anche per le attività produttive autorizzate, che dovranno ridurre le emissioni di polveri totali e di ossidi di azoto in modo tale da attenersi a limiti inferiori del 10% rispetto ai limiti autorizzati (misure che dovranno essere applicate tutti i giorni tranne i festivi).
Per quanto riguarda gli impianti termici, infine, a Senigallia diverrà vietata l’accensione degli impianti a carbone fossile, utilizzati per il riscaldamento degli ambienti interni o solo per la produzione di acqua sanitaria, che abbiano una classe di qualità inferiore alla classe 3 stelle, quando nell’unità immobiliare è presente e funzionante un altro tipo di riscaldamento autonomo o centralizzato. E’ consentita la combustione di biomassa solida per la cottura domestica dei cibi, mentre per gli impianti a pellet, la qualità del pellet deve essere comprovata tramite certificazione della conformità alla norma UNI EN 14961-2 classe di qualità A1 del combustibile.
Ovviamente per tutti gli impianti rimane l’obbligo della manutenzione annuale con ditte specializzate, così come per i mezzi c’è il divieto di circolazione per i mezzi non revisionati, dove la revisione analizza anche gli scarichi e quindi la concentrazione di inquinanti emessi nell’aria.
L’ordinanza anti inquinamento del Comune di Senigallia ha validità in alcune zone ben precise (come da mappa), praticamente tutto il territorio comunale dal Cesano a Marzocca e Montignano passando per il centro, Borgo Catena, Borgo Bicchia, Cannella e Vallone. Escluse le frazioni di Scapezzano, Roncitelli, Sant’Angelo e Bettolelle.