Senigallia

Interruzione volontaria di gravidanza, le donne in piazza a Senigallia contro la giunta regionale

Striscioni e manifesti in piazza Roma contro Ciccioli e contro chi «strumentalizza il corpo femminile e calpesta i diritti delle donne»

Interruzione volontaria di gravidanza, le donne in piazza a Senigallia contro la giunta regionale
Interruzione volontaria di gravidanza, le donne in piazza a Senigallia contro la giunta regionale

SENIGALLIA – Si è svolta sotto il municipio l’annunciata manifestazione di protesta contro le decisioni della giunta regionale in materia di diritti civili e di interruzione volontaria di gravidanza. Un’iniziativa pacifica ma decisa, organizzata soprattutto per ribadire che sul corpo delle donne non sono accettate strumentalizzazioni politiche.

La protesta nasce dalle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti politici di destra, su tutti Carlo Ciccioli, secondo cui le donne dovrebbero accudire i figli e poco più. Ma già prima di questa infelice uscita, c’era stata in consiglio regionale la discussione sull’applicazione della legge sull’aborto farmacologico e sulla distribuzione della Ru486 nei consultori. Discussione che aveva poi infiammato il dibattito politico anche fuori dall’aula consiliare.

I movimenti femministi locali – Movimento delle Donne contro i Fascismi, Dalla parte delle donne ma anche vari esponenti politici e consiliari come Pagani, Angeletti e Romano – hanno voluto esprimere il proprio dissenso per quanto sta avvenendo in Regione, una pericolosa deriva che mira a ledere alcuni diritti civili e conquiste sociali delle donne. Movimenti che si sono organizzati a livello regionale nella Rete femminista delle Marche “Molto+di 194”. 

La manifestazione a Senigallia
La manifestazione a Senigallia

«I consiglieri regionali della Lega, da novembre 2020 – spiegano le attiviste di Senigallia – stanno lavorando a una proposta per modificare il testo unico della legge sulla sanità cercando di portare avanti le posizioni di gruppi antiabortisti e provita. Al di fuori delle stanze decisionali, una propaganda antifemminista miete il terreno per il nuovo ordine auspicato, ledendo l’immagine della donna, figura subalterna e incapace di autodeterminarsi. La strumentalizzazione del corpo femminile è al centro di questa malsana progettualità che intende calpestare i diritti delle donne».

Il Movimento delle Donne contro i Fascismi di Senigallia, insieme a molte altre realtà marchigiane, si sta inoltre organizzando per una nuova manifestazione che si dovrebbe tenere in vista dell’8 marzo, norme anti covid permettendo.

Interruzione volontaria di gravidanza, le donne in piazza a Senigallia contro la giunta regionale
Interruzione volontaria di gravidanza, le donne in piazza a Senigallia contro la giunta regionale