Senigallia

Karim è tornato, in 10 mila per la diretta Facebook

Il 28enne senigalliese che ha combattuto il califfato ha raccontato la sua esperienza giovedì, attraverso una diretta Facebook. Il video ha ottenuto più di dieci mila visualizzazioni. Karim è anche l'autore del libro "Il Combattente", edito da Mondadori

Karim Franceschi in un momento della diretta Facebook

SENIGALLIA- Karim Franceschi è tornato in città dopo avere combattuto l’Isis. Papà italiano e mamma marocchina, il 28enne ha iniziato la sua lotta contro il califfato nel 2015, quando è partito per Kobane e ha deciso di unirsi alle milizie curde. Karim ha combattuto per liberare Raqqa.

Lo scorso 3 ottobre, dal suo profilo del social network Facebook ha annunciato il suo ritorno in Italia. «Ci sono andato vicino, questa volta – scriveva Karim – Dopo essere stato trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino, i compagni internazionalisti mi sono venuti a trovare. Mi hanno chiesto un video messaggio per i compagni rimasti a Raqqa a combattere, ancora preoccupati. È già passato un mese, molte cose sono successe nel frattempo. Dopo un tempo di convalescenza in ospedale ho deciso di passare il comando del battaglione internazionale ad un compagno di nazionalità francese, e ora sono di ritorno in patria, per sottopormi ad interventi chirurgici. Oggi il battaglione internazionale sta tornando a Raqqa, prenderà parte alla liberazione dell’ultima fetta di città, ancora occupata dall’Isis».

A distanza di un mese Karim è tornato in Italia, le sue condizioni di salute sono buone e giovedì, attraverso una diretta Facebook ha raccontato la sua esperienza intervistato dall’amico e professore Nicola Mancini. Un filmato di due ore in cui il 28enne spiega cosa significa rischiare la vita per combattere l’Isis, ma anche quali sono gli equilibri da non “rompere”. «Volevano fermarci con bombardamenti, le irruzioni turche sono costanti e infinite – spiega – Ho visto compagni scappare dalla guerra, perché avevano paura, ne ho lasciati altri che continuano a combattere». Karim ha parlato anche degli attacchi turchi: «Ci sono questioni irrisolte nella parte curda perché l’Europa chiude spesso gli occhi e molto non viene raccontato – prosegue – Putin invece è sempre rimasto concentrato sul suo punto, lo sbocco nel Mediterraneo e per non perdere questi punti nevralgici non vuole la caduta di Assad».

https://www.facebook.com/globalproject.info/videos/1629367353768562/

Il 28enne è riuscito anche ad ironizzare sulla sua esperienza: «Per fare parte del battaglione bisogna avere cuore e parlare l’inglese». La video intervista social ha ottenuto in meno di quarantotto ore 10 mila visualizzazioni.