SENIGALLIA – Kate Rhodes ha aperto domenica 18 agosto, presso il cortile della biblioteca Antonelliana, le serate letterarie di “Ventimilarighesottoimari in giallo”, il festival letterario alla sua ottava edizione. L’ospite internazionale di quest’anno è l’autrice del thriller di recente pubblicazione La baia, edito da La Corte.
Ha spiegato l’editore Leonardo Di Lascia: «Nata come poetessa, la Rhodes ha, rispetto alla tradizione del giallo, un’impostazione classica, con particolare attenzione all’ambiente e al tema della natura. Il romanzo infatti è ambientato nell’isola di Bryher, nell’arcipelago delle Scilly, a largo della Cornovaglia, e presenta atmosfere alla Agatha Christie. Si tratta di un’autrice che ha venduto molto all’estero e ha già ricevuto ottime recensioni anche in Italia, è davvero un piacere lavorare con lei. In questo libro c’è un che di universale».
Temi portanti di questo noir corale sono l’isolamento giovanile e l’abuso di droghe. Come ha sottolineato la scrittrice stessa, il setting dell’isola è un microcosmo: «In Inghilterra i giovani stanno vivendo tempi difficili, non hanno futuro. Spesso si buttano nella droga perché hanno problemi nel trovare un lavoro o una casa».
Sulle caratteristiche dello stile della Rhodes s’è parlato della complessità psicologica dei suoi personaggi e dell’attenzione al suono delle parole, tributata dalle sue origini di poetessa. Secondo la Rhodes «non è difficile far convivere le due anime di poeta e narratore. Si può scrivere in bella forma anche dei crimini. Scrivere è scrivere». L’autrice ha inoltre citato Andrea Camilleri tra gli autori della sua biografia letteraria, ricordandolo come «un grande autore, molto umile ed intelligente». Non ha neppure tralasciato la sua esperienza come membro di “Thriller Woman”, gruppo di scrittrici londinesi di thriller. «Anche se negli ultimi anni sono molto aumentate le donne che leggono e scrivono opere di questo genere», ha ribadito, «tuttavia non c’è differenza tra opere dell’uomo e opere della donna. La scrittura non ha genere».
La scrittura è stata per la Rhodes una scelta radicale: per dedicarcisi a pieno 7 anni fa ha lasciato il mestiere di insegnante. Questo il suo consiglio per gli aspiranti scrittori: «per prima cosa conquistate fiducia in voi stessi, poi basta scrivere, scrivere e scrivere. La scrittura è come suonare il violino, se lo suoni spesso diventi molto abile nel farlo. Ci si deve allenare». E il suo editore già preannuncia un secondo libro della narratrice, alla luce del successo dell’opera prima. Anche stavolta avrà grande spazio l’editing della traduzione: «il lettore italiano dev’essere messo nelle condizioni di poter cogliere le stesse sfumature dell’originale testo inglese».
Ma prosegue anche Ventimilarighesottoimari in giallo, come ha ricordato l’assessore Simonetta Bucari, fino al 26 agosto, con autori, giornalisti e critici letterari ospitati in diverse sedi: la Rocca Roveresca, la Rotonda a Mare, l’auditorium San Rocco, il palazzetto Baviera e, per gli eventi più importanti, il teatro La Fenice. Proprio quest’ultima sarà la location dell’importante appuntamento di stasera, lunedì 19 agosto alle 21.30: è la volta di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, giovane morto a Roma il 22 ottobre 2009 mentre era sottoposto a custodia cautelare.
Per i 90 anni del giallo Mondadori, nei Giardini della Rocca Roveresca è visitabile la mostra “Classici del giallo e del noir nell’illustrazione novecentesca in Italia 1929-2000”, della Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare, da sempre partner del festival. Inaugurata ieri, resterà aperta fino al 1° settembre su prenotazione.