SENIGALLIA – Un tentativo di unire la sinistra in un solo soggetto politico è in corso nelle ultime settimane sulla spiaggia di velluto. A provarci sono La Città Futura e Art 1-Mdp, due gruppi consiliari e movimenti cittadini, parte attiva sia in maggioranza che nella giunta comunale con l’assessore al welfare Carlo Girolametti.
Lunedì 18 giugno è partito «il percorso costituente per un soggetto politico di sinistra, unitario, pluralista e inclusivo – sostengono il segretario cittadino di Art 1 – Mdp, Euclide Sartini, e il presidente de La Città Futura Massimiliano Giacchella – di fronte ad una partecipata e numerosa assemblea, un processo che si concluderà nel mese di ottobre, con la definizione degli organi di rappresentanza e di coordinamento».
Alla base del progetto ci sono sia il rigetto del «modello culturale di destra fascista e razzista di Matteo Salvini», l’altrettanto forte “no” al «populismo vuoto interpretato da Luigi Di Maio» e la crisi di leadership nel Pd dopo l’esperienza di Matteo Renzi.
Uno spazio quindi ampio in cui tentare di far confluire le tante persone che si richiamano ai valori della sinistra e che hanno a cuore temi come la solidarietà, l’accoglienza, la democrazia partecipativa, la sostenibilità ambientale, il lavoro, la fratellanza tra popoli e il welfare diffuso. Temi che necessitano di progetti innovativi per il bene della comunità senigalliese, ma che possono divenire (come l’autocostruzione) esperienze di rilievo a livello nazionale e non solo. Una specie di laboratorio politico.
Nel percorso per una sinistra unita intrapreso da Art 1-Mdp e da La Città Futura possono dare il proprio contributo sia singoli cittadini che associazioni. Il primo elemento comune sarà la condivisione di questioni amministrative e consiliari che da qui si presenteranno fino a fine mandato “Mangialardi bis”, ma la sfida culturale e politica potrebbe gettare le basi per un’esperienza elettorale in vista del 2020.