SENIGALLIA – Giorgia Fabri è stata riconfermata assessore durante le comunali di Corinaldo dello scorso 11 giugno. La Fabri si era candidata con la lista civica appoggiata dal Pd “Crescere è”, che ha presentato come sindaco Matteo Principi, rieletto con l’87% di preferenze. Entrambi sono al secondo mandato
Assessore Fabri, quali saranno i primi interventi da porre in essere?
«Numerosi sono i progetti che abbiamo in mente, anche in continuità con gli anni di lavoro appena trascorsi. Tutti accomunati da un elemento caratterizzante, quello del “fattore culturale”. L’elemento che li unisce, infatti, è il prendersi cura delle cose e in primo luogo delle persone. La nostra attenzione non si è mai distratta, sappiamo dove dobbiamo andare e il respiro lungo in termini progettuali che dobbiamo perseguire. Non ragiono per interventi ma per obiettivi. Di questi tempi la resilienza e la capacità di modificare e governare le azioni amministrative quotidiane sono d’obbligo. Tre grandi obiettivi: i temi dell’infanzia portando avanti la nostra idea di “Corinaldo, città dei bambini e delle bambine”, le nostre radici e la volontà di dare un contributo alla società sui temi femminili con “Corinaldo, città della donna” ed, infine, il tema delle residenze culturali e creative. Passione, lealtà e impegno accompagneranno questi anni di governo cittadino che ci attendono. Accanto al sindaco siamo pronti a proseguire il nostro percorso intrapreso cinque anni fa per dare a Corinaldo sempre di più».
Si aspettava la nomina di Assessore?
«L’elezione e la nomina sono due passaggi importanti e delicati per tutti coloro che decidono di spendersi per la propria comunità, per chi decide di impegnarsi in politica. Questa chiamata all’impegno non è un fatto singolo, non portiamo solo noi stessi ma anche le nostre famiglie, chi crede in noi e chi ci sta attorno. E’ quindi un momento carico di aspettative e di emozioni. In questi anni ho sognato, pensato e lavorato per rendere concrete le visioni e le idee per il mio paese senza mai preoccuparmi di dove sarei giunta ma con una sola grande attenzione: rimanere in relazione costante con le persone. Sono maturata, ho preso consapevolezza ma non sono cambiata. Oggi sono solo in maggiore compagnia, crescono i compagni di viaggio e sono cresciute le persone che hanno creduto in me. C’è solo un modo per ripagare prima di tutto chi mi ha votato e poi chi mi ha rinnovato la fiducia in qualità di Assessore e cioè quello di lavorare a tempo pieno per il bene comune. Ringrazio il sindaco per questa nuova opportunità, continuerò a sognare, pensare e a lavorare».
Corinaldo si avvia a diventare anche “Città della donna” come vi state preparando?
«Il progetto “Città della donna” è un progetto complesso, molteplici gli aspetti in gioco. E’ l’incontro di obiettivi e volontà politiche, patrimoni umani, competenza e visioni, radici storiche ed esigenze della contemporaneità. La forza credo stia nel voler essere un centro nevralgico, un cuore pulsante di intenti. L’obiettivo di questo progetto è quello di migliorare il presente; dagli aspetti sociali legati al mondo femminile, a quelli culturali fino ad arrivare ai campi turistici o a quelli della ricerca. La vera preparazione, oltre al grande lavoro quotidiano che tutti stiamo portando avanti, è quello di far capire che questo è un progetto di tutti. Perché i valori su cui si basa sono “patrimonio” della collettività. Per migliorare la realtà che ci circonda non possiamo pensare che ci sia qualcuno che più di altri può far qualcosa. C’è bisogno di unità di intenti. Ci tengo a sottolineare che non è un progetto distante dalla Città, ma è della città stessa in relazione con un intero territorio. Primo passo concreto e già visibile è che presto restituiremo ai nostri cittadini, riempito di senso progettuale, un immobile che è nostro patrimonio materiale da sempre: il Giglio».
Le elezioni sono state vinte con un grosso vantaggio, qual è il segreto della lista Crescere è?
«Corinaldo è la città del fare condiviso e dell’impegno, sono sempre stata convinta che la gente di questo Borgo utilizzi queste caratteristiche anche come bussola politica. Il nostro progetto ha da subito messo al centro le cose da fare mai slegate alle persone. E’ un progetto aperto ma concreto. Non so se ci sia un segreto sicuramente ci sono persone e idee che hanno voglia di fare e di fare bene con tanta determinazione» .
Il vostro è stato un progetto condiviso. La condivisione con i cittadini continuerà ad esserci?
«Assolutamente si. Con ogni mezzo e nell’operato di ognuno di noi. Sono convinta che qualsiasi scelta amministrativa se spiegata e condivisa, magari anche perfezionata dopo l’ascolto dei cittadini, sia poi quella più giusta per la comunità. Ma anche la condivisione non si improvvisa, deve essere organizzata. Ecco perché il contributo di tutti è determinante».