CORINALDO- Corinaldo al tramonto, Filottrano nelle prime ore di mattino. Dieci giorni fa, a pochi passi dalla sua abitazione a Corinaldo, Aldina Berardi, 87enne madre dell’ex ciclista Rodolfo Massi, era stata investita da un’automobilista accecato dal sole. La donna era morta sul colpo. A dieci giorni di distanza, per Massi, un’altra tragica notizia, quella della morte di Michele Scarponi, anche lui come sua mamma investito da un automobilista, probabilmente a causa del sole. Anche lui morto sul colpo. Massi, classe ’65 è stato professionista fino al 2003, proprio quando l’aquila di Filottrano ha spiccato il volo. Nessun Giro d’Italia vinto per Massi, ma una tappa al Tour De France ed una al Giro d’Italia, sono bastate per rendere i marchigiani orgogliosi di lui. Per loro era come se Michele Scarponi avesse raccolto il testimone di Rodolfo Massi: un vanto per gli amanti del ciclismo avere in casa un professionista che nel 2011 aveva vinto il Giro d’Italia dopo la squalifica di Alberto Contador.
Il ricordo di Tonina Pantani
Il 14 febbraio del 2003, ha perso suo figlio Marco. Da quel giorno ha iniziato a lottare per la verità, per “Il Caso Pantani” non ha mai convinto molti, per prima mamma Tonina. In questi anni il mondo del ciclismo si è stretto a lei. La porta della sua casa a Cesenatico è sempre aperta, da quella porta è entrato anche Michele Scarponi, che ieri, nel giorno della sua scomparsa Tonina ha voluto ricordare con queste parole:«Un grande uomo grazie x quella chiacchierata di quella sera ti porterò sempre nel mio cuore saluta il mio marco digli che mi manca».