SENIGALLIA – Nelle Marche sono diversi i poli museali aperti al pubblico: tra i più visitati della regione c’è la rocca roveresca di Senigallia, dietro la Galleria Nazionale delle Marche a Urbino e il castello di Gradara.
Sono questi infatti i primi tre luoghi della cultura marchigiana visitati da residenti e turisti. Un incremento che negli ultimi anni, a livello nazionale, ha visto grazie alle varie iniziative come l’ingresso gratuito nella prima domenica del mese, un balzo in avanti di oltre 30 punti percentuali.
Ma Senigallia non è solo rocca roveresca: dal punto di vista archeologico, infatti tutto il sottosuolo nasconde tesori, più o meno celati. Si pensi all’area sotto il teatro la Fenice, o ai ritrovamenti in via Cavallotti o in piazza Garibaldi.
Ritrovamenti che fanno di Senigallia una città d’arte e cultura, forse a volte non sufficientemente valorizzata, su cui anche in passato sono state fatte varie iniziative per stimolare la curiosità dei senigalliesi stessi oltre che dei turisti che normalmente visitano i vari musei cittadini.