Senigallia

L’abbattimento della pineta scatena la bagarre politica

Fratelli d'Italia e Lega Nord all'attacco de La Città Futura e del suo esponente l'assessore ai servizi sociali Carlo Girolametti. Questa mattina saranno consegnate in comune a Senigallia le 1500 firme raccolte attraverso la petizione on line

Un momento del tagli degli alberi

SENIGALLIA – L’abbattimento della pineta alimenta la polemica fra movimenti e partiti. A schierarsi contro la decisione del Comune è anche la città Futura, ex lista civica, oggi trasformata in una libera associazione culturale e politica, a cui appartiene l’assessore ai servizi sociali Carlo Girolametti e che alle ultime elezioni aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Maurizio Mangialardi e con un comunicato stampa ha attaccato la scelta presa dalla giunta e adottata dalla maggioranza.

Una presa di posizione che ha fatto infuriare Lega Nord e Fratelli d’Italia: «Differentemente dai politici di “professione”, come appunto l’assessore Girolametti, a noi piace parlare dimostrando, con prove, la veridicità e forse vi è sfuggito o non ne eravate a conoscenza che la famosa delibera, la n. 204 avente come oggetto: “Lavori di ampliamento area a parcheggio stazione FF.SS. Viale Bonopera – Approvazione progetto di fattibilità”, è stata approvata il 5 settembre 2017 mediante unanime votazione palese anche dall’assessore Carlo Girolametti che era presente e ha votato a favore – scrivono in un comunicato congiunto – Ora si può dire di tutto e di più, ma scrivere addirittura un comunicato stampa, come ha fatto Città Futura, dicendo ai cittadini che “loro” erano e sono contrari a questo taglio di alberi è veramente vergognoso, e lo è proprio perché il loro esponente di spicco è l’assessore Girolametti il quale in quella famosa riunione di giunta ha votato e approvato la delibera in questione».

La petizione
Questa mattina saranno portate in Comune le 1500 firme raccolte in cinque giorni attraverso la petizione avviata dal medico senigalliese Elsa Ravaglia su Change.org: «Ci tengo a dire che non si tratta di una petizione politica – spiega – Il termine che mi ero prefissata per la consegna è quello di oggi, cinque giorni prima del termine inizialmente deciso per l’abbattimento dei pini. Speravo che, in quei cinque giorni, l’amministrazione avesse modo di rivedere qualcosa, di ascoltare la voce dei cittadini, ma non è così. Change. org raccoglie firme da tutta Italia e siccome Senigallia è una città a vocazione turistica, tra le firme, contrari a questo provvedimento, potrebbero esserci anche dei turisti. Ma qui non si ascolta la voce di nessuno, nemmeno quella di 1500 persone insieme».