Senigallia

L’arte delle disobbedienti rivive a Trecastelli e Senigallia

Dal libro di Elisabetta Rasy alle esposizioni fotografiche al museo De' Nobili e all'associazione Bellanca: si inizia il 23 ottobre e si finisce a febbraio. Ultimo step la mail art a Montecarotto

Il museo Nori de' Nobili a Trecastelli
Il museo Nori de' Nobili a Trecastelli

TRECASTELLI – Uscire dagli schemi sociali, rompere le regole, disobbedire. Questo il percorso di sei donne, sei personalità che hanno cambiato il mondo dell’arte e che si sono imposte nonostante i pregiudizi. A loro è stato dedicato un libro, “Le Disobbedienti” di Elisabetta Rasy, su cui verranno realizzate due mostre di fotografia, una a Trecastelli e una a Senigallia, oltre a un terzo momento espositivo a Montecarotto nel prossimo anno. E il tutto è nato da una rassegna senigalliese, che ha fornito lo spunto per un percorso organizzativo che ha coinvolto istituzioni pubbliche e associazioni, in un progetto articolato sul territorio, con una serie di iniziative che si realizzeranno tra novembre 2019 e marzo 2020.

E’ quanto messo in campo dal museo Nori De’ Nobili, nonché centro studi sulle donne nelle arti visive, di Trecastelli che inaugurerà sabato 30 novembre, alle ore 18.30, una mostra con trenta artisti italiani e stranieri dal titolo “Disobbedienze” a cura di Maria Jannelli e Simona Zava. L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Musinf di Senigallia, la Casa delle Arti-Museo Alda Merini di Milano, l’associazione Carlo Emanuele Bugatti-amici del Musinf e con il patrocinio della commissione regionale per le pari opportunità.

Sarà preceduta sabato 23 novembre, alle ore 18, presso l’associazione Augusto Bellanca di Senigallia, dalla mostra fotografica “Disobbedire alla Normalità”, con quindici fotografe dell’associazione Carlo Emanuele Bugatti-amici del Musinf che forniranno la loro lettura con una serie d’immagini totalmente inedite. Durante l’evento sarà presentato il libro “Le Disobbedienti” di Elisabetta Rasy dalla psicanalista Giovanna Curatola.

Anche il museo comunale della Mail Art di Montecarotto – diretto come il De’ Nobili dal prof. Stefano Schiavoni – ha progettato un’operazione di mail art dedicata, invitando tutti gli artisti del circuito internazionale della mail art a realizzare una loro opera sul tema. L’esposizione sarà inaugurata nel marzo 2020.

«Stiamo parlando di donne – spiega il direttore Schiavoni – che hanno combattuto e vinto la dura battaglia nell’affermarsi oltre i divieti, gli obblighi, le incomprensioni ed i pregiudizi, cambiando per sempre con le proprie opere, l’immagine ed il posto delle donne nel mondo dell’arte. Artiste diverse tra loro per epoca, situazione familiare, carattere. Povere e benestanti, istruite o quasi analfabete, c’è qualcosa di essenziale che le accomuna: il talento e la voglia di non piegarsi alle regole imposte dalle società del loro tempo. Si racconta così Il 1600 di Artemisia Gentileschi, il secolo successivo di Elisabeth Vigèe Le Brun, l’800 di Berthe Morisot, la Belle Epoque di Susanne Valadon, fino alla notissima Frida Kahlo».

Un impegno culturale che può contrastare la diffusione di sentimenti e comportamenti che minano certezze e diritti ormai dati per acquisiti, impegno che il museo Nori De’ Nobili – presso il villino Romualdo in piazza Leopardi a Ripe di Trecastelli – porta avanti da tempo e che, promettono, continuerà a fare.