SENIGALLIA – E’ stata presentata la progettazione definitiva del nuovo ponte Garibaldi che rinascerà a poche decine di metri di distanza dalla vecchia sede, con una forma a “S” e con un’altezza di oltre due metri sul piano stradale. Nessuna novità dunque per quanto riguarda la nuova infrastruttura rispetto all’ipotesi circolata mesi fa e che aveva fatto tanto discutere la città.
Il progetto è stato annunciato oggi dalla Regione Marche, dalla struttura commissariale e dal Comune di Senigallia insieme all’Anas, soggetto attuatore di quel collegamento che la città attende dal 15 settembre 2022, da quando cioè l’alluvione ha reso inservibile il vecchio ponte, poi demolito.
I DETTAGLI
Il nuovo ponte partirà da via Rossini, con una rampa di accesso che modificherà completamente la viabilità in zona e condurrà fino ai portici Ercolani, con un percorso di circa 40 metri. Probabile il senso unico con direzione nord-sud ma la struttura in acciaio prefabbricato sarà larga abbastanza per poter ospitare, volendo, due corsie di marcia. Avrà anche passaggi ciclabili separati e marciapiedi, oltre al verde urbano.
COSTI e TEMPISTICA
Sui costi il vicecommissario Babini non si è sbilanciato, evidenziando soltanto che tra progettazione e realizzazione verrà superata la cifra di 2,5 milioni di euro. La tempistica è stata invece annunciata, in maniera un po’ vaga, dal presidente della Regione Marche Acquaroli che ha parlato di inizio dei lavori nei primi sei mesi del 2025, aggiungendo che la durata poi sarà breve grazie alle strutture prefabbricate in officina e all’assemblaggio sul posto.
L’IMPATTO
Sicuramente l’opera avrà un impatto notevole a livello paesaggistico ed estetico, che sarà mitigata dal verde urbano di contorno, ma certamente la progettazione farà emergere le già note critiche sul piano estetico. A tal proposito proprio dalla struttura commissariale confermano di aver provato a chiedere una deroga al consiglio superiore dei lavori pubblici senza però aver avuto successo.
PONTE DEGLI ANGELI E PASSERELLA CICLOPEDONALE
In seguito verrà rimossa la passerella temporanea posizionata per la circolazione ciclopedonale a fianco del vecchio ponte, mentre per il ponte degli Angeli dell’8 dicembre 2018 si parla già di sostituzione o di importanti modifiche per poter rialzarlo ed evitare l’effetto diga come nel caso dell’esondazione del 2022. Babini ha annunciato un concorso di idee, con l’auspicio di soluzioni innovative nel rispetto del vincolo dei portici Ercolani.
I COMMENTI
«E’ stata una scelta complessa ma necessaria per poter rispettare il franco idraulico e per coniugare le esigenze legate al raccordo con la viabilità cittadina – ha detto il presidente della Regione Marche nonché commissario all’emergenza alluvione Francesco Acquaroli – Non è stato semplice trovare la giusta collocazione ma questa è una soluzione ad altissima tecnologia che garantisce il rispetto delle norme sulla sicurezza perché Senigallia non debba rivivere più situazioni come quella del 2022 o temere a ogni allerta. La città non deve essere sottoposta a rischi a causa delle infrastrutture e questo progetto è la risposta a tutte le esigenze».
«E’ una soluzione che abbiamo caldeggiato in base al rispetto della normativa sulla sicurezza. Il nuovo ponte sarà molto diverso rispetto a quello che c’era prima, ma per noi è molto importante la ricostruzione di questa struttura – è il commento del sindaco Massimo Olivetti – Mi auguro che la riflessione interessi anche ponte degli Angeli che deve essere modificato o sostituito perché al di là delle indagini, è una situazione che ci può mettere in crisi in più occasioni, ma ho visto l’impegno da parte della struttura commissariale. Quello che importa più del livello estetico è la questione sicurezza: non vogliamo che sia messa ancora in secondo piano. Non si poteva rifare il ponte dov’era o com’era prima perché sarebbe atterrato praticamente davanti al duomo e perché c’è il vincolo sui portici Ercolani che non si poteva superare. Questa soluzione è un sacrificio che va bene rispetto a un sistema di sicurezza che è prioritario».
«Entro ottobre verrà completata la progettazione e confermo la tempistica annunciata dal presidente Acquaroli. Ormai la realizzazione è lanciata, possiamo già intravederla anche se gli imprevisti ci possono essere sempre» ha detto il vicecommissario all’emergenza alluvione Stefano Babini. «Le prime ipotesi erano praticamente solo di buon senso e persino partivano a raso con gli argini in muratura. Poi abbiamo chiesto deroghe al Consiglio superiore dei lavori pubblici che però ha fatto capire che non sarebbe stata accordata, quindi siamo dovuti procedere con questo progetto».