SENIGALLIA – Il nuovo ponte e l’escavo del fiume Misa, l’acquedotto sul lungomare Mameli e la pista ciclabile. E ancora: il rifacimento di viale Anita Garibaldi, la sistemazione della frana a Roncitelli.
Infine i lavori pubblici in centro storico: dal sottopasso pedonale di via Perilli, alla pescheria del foro annonario, dalla pavimentazione del corso II Giugno fino ai ragionamenti su ponte Garibaldi e il progetto per lo stadio Bianchelli.
Saranno mesi intensi quelli a venire per Senigallia che, entro la fine del 2021 vedrà partire vari cantieri e terminarne altri ereditati dalla precedente amministrazione. Ma anche la fase della progettazione non è ferma, poiché all’orizzonte ci sono risorse da intercettare e bisogna farsi trovare pronti.
A svelare le carte sui prossimi 12 mesi è l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine: un lungo elenco di opere che ha il duplice scopo, ovviamente, di migliorare quel biglietto da visita per i turisti composto da centro storico e lungomare, ma anche la vivibilità della città per i residenti, alle prese con annosi e soprattutto costosi problemi.
Tra le prime opere pubbliche ereditate e progettate tempo fa ci sono proprio il ponte II Giugno e l’escavo del fiume Misa. Entrambi gli interventi sono di competenza regionale. Al porto la situazione è bloccata per via delle analisi sui fanghi e sedimenti di cui si attendono dall’Arpam i risultati: si tratta di una sospensione che l’assessore Regine e la giunta non vorrebbero «andasse troppo alla lunga», per via del lungomare da preparare per la prossima stagione estiva, ma c’è «fiducia che tutto si risolverà presto e al meglio». Cantiere ormai in procinto di essere smantellato quello sul ponte II Giugno: per i lavori pubblici sulla nuova struttura di acciaio a campata unica si è in dirittura di arrivo e mancano solo gli ultimi ritocchi.
Sempre a proposito di ponti e di riqualificazioni, grazie alle interrogazioni si discuterà nel prossimo consiglio comunale del progetto di finanza della Conad legato allo stadio Bianchelli. Si prevede la creazione di un supermercato, negozi e parcheggi nell’area dell’antistadio, oltre a una struttura sportiva nuova al posto del vecchio palasport di campo Boario. Tra le ipotesi al vaglio della giunta c’è quella di dirottare gli oneri per rifare ponte Garibaldi: la struttura, simile in tutto e per tutto al vecchio ponte II Giugno, non versa in buone condizioni e prima che queste si aggravino tanto da interdire il traffico veicolare come avvenuto nel 2016 per il “fratello”, potrebbe essere inserito tra i lavori pubblici in “cambio” di parcheggi e palasport. Ma ancora non c’è nulla di concreto: sono solo ipotesi su cui si potrebbe ragionare.
Intanto procedono i lavori pubblici di riqualificazione di alcune zone del centro storico, come al foro annonario: la piazza dove si svolge parte del mercato cittadino, quello ortofrutticolo, ha visto sbarrare l’accesso alla ex pescheria, oggetto di un atteso restyling da circa 170 mila euro. L’operazione eliminerà innanzitutto il degrado ormai dovuto agli anni e alla presenza dei piccioni; inoltre restituirà alla città un luogo storico in cui ultimamente si radunavano solo giovani e sbandati. Proprio per evitare usi non sempre leciti – non sono mancate risse dovute all’abuso alcolico o episodi di spaccio di stupefacenti – la precedente giunta Mangialardi ha pensato di apporvi delle vetrate. Mentre il primo stralcio dell’intervento è quasi completato, per il secondo si dovrà attendere ancora un paio di settimane.
Sempre in zona, la giunta si è impegnata insieme a Rfi a rifare il sottopasso pedonale di via Perilli, che collega il centro storico con il porto e il lungomare Marconi: «dopo la manutenzione straordinaria, che avverrà entro l’estate, avrà un nuovo aspetto, più gradevole».
Si dovranno invece ricercare dei finanziamenti per la sistemazione di corso II Giugno, dove si sono verificati distacchi dei sampietrini, buche e cedimenti. «Vorremmo rifare la pavimentazione, spiega l’assessore ai lavori pubblici, danneggiata ed erosa dalle spazzatrici, dalle intemperie e con poca manutenzione: sarebbe un intervento urgente – afferma – ma non ci sono risorse e il bilancio non consente di fare miracoli».
Potrebbe sembrare un miracolo la sistemazione di viale Anita Garibaldi, una delle via della zona ex piano regolatore più dissestate dell’intera città. «Verso metà marzo partirà la gara per il rifacimento del tratto che va dalla rotatoria di via Capanna fino all’incrocio con via Mercantini»: l’intervento prevede la fine di enormi disagi grazie all’eliminazione dei dossi causati dalle radici dei pini piantati a pochi centimetri dall’asfalto; interesserà però anche i sottoservizi. Verranno rifatti l’acquedotto e le fogne, per migliorare il deflusso delle acque quando piove – è una strade che si allagano più spesso – e per dividere finalmente tra acque bianche e nere. «Significa che per la prima volta, spiega Regine, avremo la separazione tra ciò che può andare direttamente in mare, come le acque piovane, e ciò che invece deve confluire al depuratore. Viale Anita Garibaldi è una “spina” in cui confluiscono tutte le fognature della zona e vorremo che in occasione di questo intervento, anche i privati potessero adeguare gli scarichi con un allaccio diretto per le acque piovane dai tetti. Impegnativo l’intervento: 850 mila euro li metterà il Comune, mentre altri 750 mila euro arriveranno da Viva Servizi».
Sempre in tema di acquedotto è in fase di ultimazione l’intervento sul lungomare Mameli, dove, entro fine febbraio si dovrebbe aver concluso il collaudo dei nuovi sottoservizi e poi si procederà all’asfaltatura. Non è prevista ancora la pista ciclabile (e di conseguenza la soppressione dei parcheggi) che era invece in programma con la precedente giunta: attualmente l’opera non sembra essere finanziata, così come per il lungomare Italia a Marzocca: qui i soldi permettevano di allungare di soli 400 metri la pista ciclabile, realizzata recentemente tra le critiche su tutto il lungomare Da Vinci. Un intervento giudicato poco utile perché non collegherebbe il precedente tratto con il resto della frazione: da qui l’ipotesi di chiedere di dirottare i pochi fondi disponibili attualmente per collegare il futuro ponte ciclabile sul fiume Cesano (opera della Regione Marche) con la viabilità ordinaria della frazione più a nord di Senigallia.
Infine, tra gli interventi più urgenti, c’è la sistemazione della frana di Roncitelli: la frazione collinare da quasi dieci anni è alle prese con uno doppio smottamento del terreno. «Entro l’anno – chiarisce l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine – vorremmo mantenere la promessa elettorale di sistemare almeno la parte superiore per cui prevediamo un impegno da 650 mila euro. Deve ancora partire la progettazione ma contiamo di arrivare ai lavori prima dell’inverno. Solo l’anno dopo potremo permetterci di lavorare per quella inferiore, più grande, che costerà circa 850 mila euro». Soldi che attualmente non sembrano esserci nel bilancio comunale e per cui dovranno essere richiesti ulteriori finanziamenti.
«Stiamo cercando di intercettare risorse regionali, statali, ed europee e dovremo farci trovare pronti con i progetti – conclude – che interesseranno anche le scuole e gli impianti sportivi. Vorremmo fare anche di più ma, ripeto, attualmente il bilancio non ci consente di fare miracoli».