SENIGALLIA – Anche la Fondazione Città di Senigallia e la Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti chiudono le proprie strutture per anziani alle visite dei familiari o degli esterni. Una misura precauzionale in vigore dal prossimo lunedì 26 ottobre, decisa in considerazione dell’aumento dei contagi a livello nazionale, per evitare che il coronavirus possa penetrare nuovamente nelle residenze protette di Senigallia. La stessa decisione presa anche alla S.M.Goretti di Corinaldo, alla residenza Marotti di Montemarciano e alla fondazione Lavatori Mariani di Trecastelli.
A comunicarlo sono il direttore della Fondazione Città di Senigallia, Francesco Costanzi, e il presidente della Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti, Mario Vichi. Quest’ultimo ha tenuto a spiegare che si tratta comunque di una «misura precauzionale stabilita anche in base alle disposizioni ministeriali e che non vi sono contagi tra gli ospiti», monitorati costantemente. «Già avevamo limitato le visite dei parenti o degli esterni a una volta alla settimana, spiega Vichi, proprio per ridurre il rischio che vi potessero essere dei contagi all’interno della residenza per anziani» di via Cavallotti.
Dopo il primo periodo di chiusura, la successiva riapertura della struttura di via del Seminario alle visite dei parenti è stata «possibile grazie al minor numero di contagi e al fatto di poterle effettuare, a cadenza programmata, nell’ampio giardino della Residenza Protetta per Anziani con l’utilizzo di D.P.I. (guanti e mascherine) e quindi in totale sicurezza» spiega il direttore della Fondazione Città di Senigallia Francesco Costanzi. Per far fronte alla diminuzione delle temperature, è stata poi messa a disposizione un’ampia sala interna, sanificata giornalmente, in grado di mantenere la stessa calendarizzazione. «Ora però l’aumento inarrestabile del numero di contagi, arrivati ad oltre 10.000 casi di Covid-19 positivi al giorno, impone di attuare oggi le misure massime di prevenzione. Per impedire che il Coronavirus possa nuovamente penetrare la nostra struttura, ho ritenuto opportuno programmare la chiusura della Residenza Protetta, non rinviando ulteriormente una misura preventiva già adottata da altri enti», conclude Costanzi.