Senigallia

Le stelle dell’oncologia brillano a Senigallia: donati quasi 200mila euro a favore degli ospedali riuniti di Ancona (VIDEO e FOTOGALLERY)

Analisi dei geni per capire la predisposizione delle persone ad ammalarsi di gravi patologie come i tumori: a questo serve il nuovo macchinario acquistato grazie alla solidarietà di chef, imprenditori e ricercatori uniti al Panzini di Senigallia

Le stelle per l'oncologia: a Senigallia l'iniziativa per la ricerca oncologica
Le stelle per l'oncologia: a Senigallia l'iniziativa per la ricerca oncologica

SENIGALLIA – Una vera e propria costellazione brillava sulla città giovedì sera per l’appuntamento delle “Stelle per l’Oncologia”, il gala dinner solidale tenutosi all’istituto alberghiero Panzini di Senigallia. Un appuntamento preparato dai migliori chef e cuochi stellati delle Marche a cui hanno partecipato imprenditori, medici e ricercatori, uniti in un percorso a favore della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus. Il percorso ha portato alla raccolta e alla donazione di quasi 200mila euro che contribuiranno all’acquisto del Next Generation Sequencing (NGS), il sequenziatore genetico di ultima generazione per l’esecuzione di test genetici nell’ambito della ricerca oncologica.

La serata di gala è stata preparata assieme agli studenti dell’istituto Panzini di Senigallia dagli chef Moreno Cedroni della Madonnina del Pescatore, Mauro Uliassi dell’omonimo ristorante, Errico Recanati di Andreina, Danilo Bei di Emilio e Stefano Ciotti del Nostrano, ognuno con il suo bagaglio di esperienza -condensato in un piatto – messa al servizio della ricerca oncologica.

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Ricerca che potrà avvalersi dunque dalla prossima primavera di un costosissimo macchinario che sequenzia i geni (il prezzo si aggira sui 140mila euro) raro persino in tutta Europa: in Italia ne esistono soltanto quattro, ponendo così il polo ospedaliero dorico ai vertici della sanità non solo regionale ma nazionale, per quanto riguarda la ricerca oncologica, i test e le diagnosi sui pazienti a rischio di tumore.

Come ha spiegato Rossana Berardi – direttrice della clinica che si occupa della ricerca oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona nonché uno dei “motori” dell’iniziativa che ha visto come partner anche l’Università Politecnica delle Marche e il Rotary Club di Senigallia – il Next Generation Sequencing permette infatti di studiare i geni possibili responsabili di quella categoria di tumori che si ereditano dalla famiglia o che è possibile trasmettere proprio tramite i geni ai propri figli. È un’analisi anzitempo di ciò che potrebbe avvenire, facendo luce sulla nostra predisposizione o meno ad ammalarci di gravi patologie; ma è un test che sarà utile in generale non solo ai malati ma per tutti i cittadini che con precisione potranno vedere tutte le alterazioni dei geni “causa” di alcuni tumori grazie ai costanti sviluppi nella ricerca oncologica.