SENIGALLIA – «Siamo rammaricati, ma non sorpresi: l’interrogazione dei quattro consiglieri di Fratelli d’Italia è in linea con le loro politiche». Secondo l’Anpi di Senigallia, che commenta così la scelta politica del partito di destra, non si doveva perdere tempo con l’intervento di FdI sulla manifestazione svoltasi in piazza Roma lo scorso 27 febbraio organizzata dal movimento Donne contro i fascismi di Senigallia.
Prima dell’Anpi erano intervenuti Diritti al Futuro, l’Anpi di Trecastelli e i Giovani Democratici di Senigallia per offrire il proprio sostegno al gruppo di donne che manifestavano per la tutela della legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza, poi anche Forza Italia per criticare l’atteggiamento di parte della sinistra considerato poco pacifico.
Anche l’Anpi di Senigallia si è inserita in questo filone per criticare l’approccio dei consiglieri Liverani, Da Ros, Tomassoni, Montesi di Fratelli d’Italia. «Non ci sorprende che i quattro esponenti di destra si impegnino a depositare interrogazioni e mozioni che hanno l’unico obiettivo di limitare le libertà altrui e il dibattito democratico. Ci rammarica sapere che la giunta comunale debba dedicare tempo, specialmente in questi mesi, a rispondere a interrogazioni pretestuose come questa. Il Movimento, infatti, ha richiesto e ottenuto l’autorizzazione da parte della Questura, si è premurato di dare chiare disposizioni ai partecipanti, facendo rispettare a tutte e tutti le normative anti-Covid: distanziamento fisico, mascherina sempre indosso, presidio breve e ordinato».
«Non c’è alcun dubbio – concludono dall’Anpi di Senigallia – che il presidio si sia svolto in modo composto e conforme alle normative, lo affermiamo perché c’eravamo anche noi. Siamo al fianco del movimento Donne contro i fascismi, grazie a cui abbiamo potuto ritrovarci in sicurezza in piazza Roma per esprimere il nostro dissenso alle recenti politiche di destra espresse dal governo regionale».