SENIGALLIA – Era attesa e ora è arrivata la risposta ufficiale con la quale Riccardo Mandolini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle cittadino replica alle due colleghe Elisabetta Palma e Stefania Martinangeli dopo l’annunciata espulsione dal gruppo consiliare grillino. Replica dura con cui intende tutelare la propria persona e il M5s, smentendo tutto quello che le due consigliere hanno scritto poiché non corrisponde al vero.
«Mi hanno accusato di essere “vicino” al Pd in modo becero. Hanno preso una frase dell’ex segretario Allegrezza, l’hanno decontestualizzata e poi l’hanno usata contro di me. Nemmeno i politicanti più mediocri utilizzano certi mezzucci. Non ho mai visto un accanimento cieco come quello che le due signore hanno nei miei confronti, più occupate a screditare il sottoscritto che a contribuire in maniera costruttiva al bene della comunità. Hanno imposto il loro volere su ogni cosa, escludendomi volontariamente da ogni iniziativa, da ogni decisione e da ogni scelta, arrivando perfino ad ignorare ciò che due meetup riuniti in assemblea avevano deciso».
Il problema di base è che l’espulsione dal gruppo consiliare di un consigliere non è prevista dal regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale di Senigallia. Una previsione della quale le due esponenti del Movimento 5 Stelle Elisabetta Palma e Stefania Martinangeli non hanno tenuto conto. «Non posso però accettare che le due signore si credano superiori anche alle istituzioni – si è scagliato Mandolini -. Il regolamento va studiato, non sventolato per farsi aria. Inaccettabile che Martinangeli e Palma l’abbiano ignorato, comunicando al presidente del Consiglio comunale la mia espulsione, un atto illegittimo e in contrasto con il regolamento» come precisato dal presidente del Consiglio Dario Romano nella nota allegata a questo link.
Infine c’è un’ultima questione che Mandolini solleva: quella per la quale le due consigliere Martinangeli e Palma si sarebbero praticamente sostituite al capo politico del MoVimento 5 Stelle, al collegio dei probiviri e al comitato di appello per cercare di espellere un portavoce eletto. Una mossa che è contraria anche al regolamento del M5S e che «oltre a mostrare la poca intelligenza politica delle due signore, ha avuto effetti altamente lesivi non solo della mia persona, ma anche e soprattutto dell’immagine e della credibilità del M5S. Pertanto – conclude Mandolini – le due signore saranno segnalate a chi ha il titolo per valutare la situazione».