SENIGALLIA – Una busta da lettere, anonima e con veleno per topi all’interno, è stata indirizzata al commissario della fondazione “Città di Senigallia”. Il fatto è avvenuto nella giornata di ieri, giovedì 4 agosto, ed è già stata sporta denuncia contro ignoti. A comunicarlo è la stessa realtà socio assistenziale senigalliese che rende noto come almeno due dipendenti dell’ente di via del Seminario siano venuti a contatto con la lettera contenente la sostanza topicida.
All’interno vi erano due bustine di veleno per topi, rotte in modo che la sostanza potesse uscire e contaminare la busta: fortunatamente nessuno di coloro che sono entrati a contatto con tale missiva è rimasto in alcun modo lesionato dalla sostanza.
Un atto «deprecabile», condannato fermamente dal commissario straordinario dell’ente senigalliese, Corrado Canafoglia, già oggetto – allora assieme all’interno consiglio di amministrazione – di una lettera minatoria in cui si ricordava la fine dell’avvocato e commissario Ambrosoli (1979). «È difficilmente comprensibile questo atto, ma se si tenta di fermare anche con siffatti gesti l’azione commissariale di risanamento, del ripristino della legalità e della trasparenza amministrativa dell’Ente, obiettivi indicati nella nomina conferita dalla Giunta Regionale, ci si metta il cuore in pace, posto che il Commissario procederà senza alcuna esitazione e con lui tutti i dipendenti che hanno compreso la gravità della situazione e la necessità del commissariamento». E ancora: «Abbiamo sollevato tanti coperchi ultimamente, e non tutti sono stati resi noti – afferma Canafoglia – ma noi andiamo avanti».
La denuncia è stata sporta presso la caserma dei Carabinieri di Senigallia, mentre in occasione della lettera minatoria del settembre scorso, l’allora presidente dimissionario si era rivolto alla Polizia.