SENIGALLIA – Una lite è scoppiata ieri pomeriggio poco dopo le 18, tra due ospiti di “Casa Stella“. La struttura, acquistata dalla Diocesi, è collocata sul Lungomare Da Vinci 84/A a Senigallia, si sviluppa su cinque piani ed è costituita da dieci appartamenti, quattro camere ed il locale ristorante.
Il servizio che viene realizzato “Casa Stella” ha come requisito fondamentale quello di caratterizzarsi come soluzione a carattere temporaneo (il periodo di permanenza può variare da pochi mesi ad un massimo di due anni): gli ambienti dell’immobile si configurano come “luoghi cuscinetto”, spazi intermedi di accoglienza in attesa di soluzioni abitative stabili e definitive.
Ed è proprio lì che ieri pomeriggio, due donne extracomunitarie hanno iniziato a prendersi a parole. Una accusava l’altra di utilizzare un prodotto per la pulizia della casa nocivo per i bambini ed ha chiesto l’intervento del 118 dichiarando, al personale medico, che nella struttura alcune persone accusavano dispnea. Immediata la corsa dell’ambulanza che ha chiesto il supporto di una volante. Ma una volta a “Casa Stella”, ambulanza e polizia sono state fatte tornare indietro dicendo che si trattava di un falso allarme.
Le persone accolte presso Casa Stella non partecipano in alcun modo alle spese di gestione, sostenute interamente dalla Fondazione Caritas. I servizi offerti alle famiglie che alloggiano presso la struttura sono modulati in base alle reali necessità e condizioni delle singole famiglie.