SENIGALLIA – In tanti, nelle ultime ore, si sono uniti al coro commosso per la scomparsa di Stefano Pompei. Per il lutto che ha colpito la famiglia del 57enne maestro di judo sono arrivati i messaggi di cordoglio del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, dell’assessore Gennaro Campanile e del consigliere delegato allo sport Lorenzo Beccaceci.
«La scomparsa di Stefano Pompei priva la città e lo sport senigalliese di un grande uomo – è il commento del primo cittadino – che ha saputo interpretare quotidianamente e trasmettere ai suoi allievi i valori profondi e genuini della sua passione per il judo: l’educazione, il coraggio, la sincerità, l’onore, la modestia, il rispetto e l’amicizia. Con la stessa ottica Stefano si è dedicato alla crescita della Polisportiva Senigallia, incoraggiando sempre istruttori e ragazzi a un sano agonismo e alla formazione fisica e morale attraverso la pratica sportiva. Di certo il suo lavoro ha dato anche molto lustro alla nostra città, grazie agli importanti risultati colti a livello nazionali dai giovani campioni da lui stesso allevati. Sul piano personale ho potuto apprezzare in primo luogo le sue doti umane e lo spirito di collaborazione che ha contraddistinto il suo rapporto con il Comune, portato avanti sempre nell’interesse degli atleti, delle famiglie e dello sport senigalliese. Sono certo che il suo esempio continuerà a vivere nei giovani e in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. A nome mio e di tutta l’Amministrazione comunale esprimo il più sentito cordoglio alla moglie Maria Laura e ai figli Francesca e Giulio».
«Stefano Pompei era disponibile con tutti, professionale, educato e preciso – ha dichiarato l’assessore al bilancio del Comune di Senigallia, Gennaro Campanile, ricordando le occasioni di collaborazione quando fino a pochi anni fa ricopriva il ruolo di assessore allo sport – Sempre pronto a darti un consiglio, riusciva a esserti di aiuto anche su aspetti che andavano oltre la disciplina sportiva: un vero maestro, non solo di sport, ma soprattutto di vita».
Sono stati tantissimi i giovani che hanno imparato con lui non solo la disciplina di arti marziali, ma anche il rispetto e la sua grande disponibilità. Stefano Pompei lascia la mamma Ada, la moglie Maria Laura, i figli Francesca e Giulio, anche loro appassionati di questa disciplina con cui il padre ha saputo trasmettere valori veri.
Così infatti lo ricorda Lorenzo Beccaceci, consigliere comunale con delega allo sport del comune senigalliese: «Grazie per il tuo sorriso contagioso, per i valori sportivi che hai trasmesso ai tanti giovani, per la determinazione che ti ha fatto raggiungere i traguardi meritati».